sabato 1 febbraio 2014

Processo 'Caffè macchiato': Nell'udienza il pentito accusa, ma D'Alterio si difende

GIUGLIANO. Si è svolta ieri mattina, nell'aula della VII sezione penale del tribunale di Napoli, l'udienza del processo che vede alla sbarra il boss Feliciano Mallardo, affiliati e imprenditori che gestivano l'affare del Caffè Seddio. Ieri è stata la volta dei pentiti Salvatore Izzo e Tommaso Froncillo, che da quanto è emerso, avevano stretti contatti con Feliciano Mallardo e sulla gestione degli affari del clan, attraverso il pizzo del caffè Seddio. Davanti al Pm Ribera, che sta istruendo il processo dinanzi ai giudici della VII sezione penale del tribunale partenopeo, il collaboratore di giustizia Tommaso Froncillo, ha fatto il nome di Alfredo Aprovitola e dei fratelli Giuseppe e Carlo Antonio D'Alterio. Poi ha spiegato con quali modalità veniva distribuito il caffè. Dopo la deposizione di Froncillo, è stata la volta di Giuseppe D'Alterio, che ha reso delle dichiarazioni spontanee, per difendere la sua posizione, dichiarandosi del tutto estraneo ai fatti. L'altro collaboratore di giustizia, Salvatore Izzo, però, ha rincarato la dose, affermando di conoscere molto bene Giuseppe D'Alterio, dato che avevano gestito gli affari insieme. Izzo ha spiegato i suoi rapporti con il clan Mallardo e dei contatti che all'inizio, ha avuto con il clan Nuvoletta, in quanto Izzo, lavorava presso un'agenzia ippica di Marano, riconducibile appunto ai Nuvoletta. Fu negli anni '80 che decise di spostarsi a Giugliano e aprire una casa di cura. Agli inizi degli anni '90, acquistò un terreno a Lago Patria dove realizzò un albergo. A quel punto, i suoi interessi economici si spostarono quasi completamente su Giugliano e furono avviati i primi contatti con i Mallardo e a quel punto, cominciavano le richieste da parte del clan di servirsi di alcuni fornitori e di effettuare prestazioni di servizi con operatori vicini al clan. Dura è stata la replica del collegio difensivo, rappresentato dagli avvocati Emanuele Coppola, Luca Panico, Giuseppe Panico e Quaranta. Il processo vede imputati: Feliciano Mallardo 61 anni di Giugliano, Pasquale Coppola 53 anni di Giugliano, Carlo Antonio D'Alterio 30 anni di Giugliano, Giuseppe D'Alterio 35 anni di Giugliano, Saverio Miraglia 43 anni di Giugliano e Michele Palumbo 60 anni di Villaricca. (fonte: Il Roma)

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