mercoledì 23 novembre 2011

Arrestato uno dei killer di Flagiello boss che sfidò il clan Verde a S. Antimo

NAPOLI - I carabinieri hanno arrestato uno degli esecutori materiali dell' omicidio del pregiudicato Bruno Antimo Flagiello, affiliato al clan camorristico Verde, avvenuto il 16 novembre 2005 a Sant' Antimo.
Si tratta di Antonio Picciulli, 31 anni, genero del boss Antonio Verde, detto «capuzzella».

Alla sua identificazione si è giunti grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia: Giannantonio Masella, Giuseppe Storace, Salvatore Tixon.

Secondo quanto appreso dagli investigatori l'omicidio di Flagiello sarebbe stato deciso all'interno dello stesso clan Verde per punire alcuni suoi comportamenti e l'insofferenza agli ordini dell' organizzazione criminale. Oltre ad aver avuto ad un litigio con Picciulli, la vittima aveva esploso colpi di pistola contro il negozio di Marta Puca, moglie di Antonio Verde, aveva minacciato con una pistola il figlio, Italo, ed avrebbe esploso colpi di pistola contro il cancello dell' abitazione di un altro esponente del cla, Antonio Verde, detto «'O Ferraro».

Picculli è stato trasferito nel carcere di Poggioreale in attesa dell' interrogatorio di garanzia che sarà fissato dal gip.

Bruno Antomo Flagiello, 37 anni, soprannominato «Scapece», pregiudicato per numerosi reati, fu raggiunto la sera del 16 novembre 2005 dai killer a bordo di una moto in via S. Anna, una traversa di via Trieste e Trento, periferia di Sant' Antimo, non lontano dalla sua abitazione.

Accortosi dell' arrivo dei sicari, il pregiudicato cercò di fuggire correndo a zig-zag, ma fu raggiunto e colpito da tre proiettili esplosi e distanza ravvicinata.

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