venerdì 21 febbraio 2014

Grumo Nevano, carbonizzato in auto. Le indagini

di Giuseppe Crimaldi

Camorra scatenata. E spietata. L'ultima vittima della faida in atto nei Comuni dell'area nord di Napoli potrebbe essere legata ai due morti trovati bruciati a Caivano

Il cadavere dell'uomo scoperto stamattina dai carabinieri in una campagna nel territorio di Grumo Nevano potrebbe appartenere ad un uomo che conosceva bene le due vittime ritrovate lunedì sera in un'area agricola di Caivano.

Gli inquirenti avrebbero già un nome. Potrebbe essere veramente quello dell'ultima vittima di una faida scatenata dalla camorra in questi ultimi giorni dopo la rottura di equilibri criminali legati al controllo dei traffici di cocaina nel Napoletano. Il condizionale è d'obbligo, in questi casi. Ma a suffragare l'ipotesi ci sarebbe una circostanza che i magistrati non sottovalutano: la sua scomparsa sarebbe stata già denunciata poco tempo dopo il ritrovamento degli altri due cadaveri di Caivano dai parenti di un terzo pregiudicato.

Appartiene a lui il corpo bruciato - lo stato di combustione del cadavere, anche stavolta, era completo - che giace nella Fiat Multipla ritrovata grazie alla segnallazione di una giovane che faceva jogging nelle campagne di Grumo Nevano? Bisognerà attendere i risultati del dna per poterlo affermare.

Lo sfondo di questa ondata di violenza che pare inarrestabile nelle zone della cosiddetta Terra dei fuochi è, ancora una volta, quello popolato dai «signori della droga»: dai nuovi boss e da quell''esercito di affiliati e gregari che - partendo dai quartieri di Scampia e da Melito - pare abbiano cercato e trovato nuove basi logistiche nei territori dell'hinterland a ridosso della provincia di Caserta.
http://www.ilmattino.it

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