mercoledì 19 febbraio 2014

Camorra, sequestrati beni per 40 milioni a imprenditori Mastrominico

 Caserta. Beni per un valore complessivo di 40 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri del reparto operativo di Caserta ai fratelli Pasquale e Giuseppe Mastrominico, imprenditori di San Cipriano d’Aversa, già tratti in arresto nel novembre 2011 in quanto ritenuti affiliati alla fazione del clan dei casalesi guidata dall’ex superlatitante Antonio Iovine, alias “’O Ninno”.

Il provvedimento, emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a seguito di mirate indagini svolte dai carabinieri, è stato notificato ad altre 22 persone, terze intestatarie dei beni, individuate tra perenti e soci nelle attività economiche. I beni finito sotto sequestro sono situati nelle provincie di Caserta, Napoli, Latina, Frosinone, L’Aquila e Pisa: 102 terreni agricoli; 78 appartamenti; 8 appartamenti uso ufficio; 20 aree urbane; 13 imprese edili/immobiliari; 2 fabbricati rurali; 84 autorimesse; 3 lastrici solari; 16 locali deposito industriali; 25 veicoli; 59 rapporti bancari.

Il 15 novembre 2011 i Mastrominico furono arrestati, insieme ad altre sei persone, per concorso esterno in associazione camorristica. Il successivo 29 novembre furono destinatari di un’altra ordinanza di custodia cautelare per reati attinenti alle procedure di aggiudicazione di una gara d’appalto, per la riqualificazione urbana e ambientale del comune di Villa Literno, per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro.
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