giovedì 6 febbraio 2014

Camorra, sequestrati tre milioni a imprenditori del calcestruzzo: «Beni riconducibili ai Casalesi»

Sequestri per 3 milioni di euro sono stati eseguiti dalla Dia di Napoli nei confronti di tre esponenti del clan dei Casalesi su disposizione del tribunale di S. Maria Capua Vetere. I provvedimenti riguardano l' imprenditore del calcestruzzo Vincenzo Abbate, 60 anni, di S. Prisco, Caserta, ritenuto interno al gruppo Zagaria e destinatario nel 2006 di un' ordinanza per associazione per delinquere di stampo camorristico.

Il sequestro ha interessato tre società di Abbate: la «Immobiliare Fratelli Abbate srl», con sede a Casagiove, in località Pannone , la «So.Ge.Cal» srl, con sede a Casagiove e la «Autotrasporti C.M.T.» srl con sede a San Prisco. Ad un altro affiliato al clan Zagaria, Giuseppe Granata, 50 anni, di Teverola (Caserta), destinatario di un' ordinanza per associazione per delinquere di stampo camorristico nel 2002,è stato sequestrato un immobile di 240 metri quadrati a Teverola, in via Bolzano.

Un altro immobile, a San Cipriano d' Aversa Caserta, in via Ovidio, è stato sequestrato a Pasquale Fontana, 52 anni, di Casapesenna, soprannominato «'o ragioniere» e colpito da un' ordinanza per associazione per delinquere di stampo camorristico nel 2006. Fontana - secondo quanto emerso dalle indagini - si sarebbe occupato degli investimenti di denaro del clan nel nord Italia a fini di riciclaggio.
http://www.ilmattino.it

I colletti bianchi dei Casalesi: sequestrati beni a tre imprenditori

Sequestri per 3 milioni di euro sono stati eseguiti dalla Dia di Napoli nei confronti di tre imprenditori vicini al clan dei Casalesi su disposizione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Si tratta di Vincenzo Abbate di S. Prisco, Giuseppe Granata di Teverola e Pasquale Fontana di Casapesenna. I tre erano stati destinatati negli anni scorsi di ordinanze di custodia per associazione camorristica.

VINCENZO ABBATE – Imprenditore 60enne nel settore della produzione e trasporto del calcestruzzo, è ritenuto dagli inquirenti pedina interna del clan: garantiva il controllo di quel particolare settore industriale che è propedeutico al concreto condizionamento degli appalti pubblici. A Vincenzo Abbate sono state sequestrate tre società: la Immobiliare Fratelli Abbate S.r.l., con sede in Casagiove. la SO.GE.CAL. s.r.l., con sede in Casagiove; la Autotrasporti C.M.T. s.r.l. dei Fratelli ABBATE, con sede in San Prisco al Viale Europa n. 59.

GIUSEPPE GRANATA – Colpito da un’ordinanza restrittiva per associazione camorristica nel 2002, è un imprenditore di 50 anni nel settore edile inserito organicamente nel clan, continuo fiancheggiatore e punto di riferimento dei capi. Lo stesso Granata mise a disposizione del gruppo criminale Zagaria la propria abitazione, le proprie conoscenze ed attività economiche, ottenendo in cambio diversi favori quali lavori in appalto o sub-appalto, cambio di assegni post-datati ed altro. Gli è stato sequestrato un immobile in Via Bolzano n. 9, di Teverola. 

PASQUALE FONTANA – Colpito da un’ordinanza restrittiva per associazione camorristica nel 2006, Pasquale Fontana, 52 anni, detto “o ragioniere”, è cugino di primo grado di Michele Zagaria. Nel clan aveva compiti strettamente finanziari: investiva denaro proveniente dalle condotte illecite, in contesti che per collocazione geografica (il nord Italia), economica (acquisto di immobili) e personale (imprenditori e società settentrionali). Gli è stato sequestrato un immobile in via Ovidio a San Cipriano d’Aversa.

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