domenica 15 dicembre 2013

Napoli. «'O pere e 'o musso», quel «finger food» dipinto anche dal Vasari

di Gennaro Di Biase

Nossignore, il moderno non è mai davvero moderno. Lo street food e il finger food non sono un'invenzione esclusiva degli attualissimi locali londinesi o statunitensi. E gli effetti speciali in 3d non ci sono solo in Matrix o film simili. Alla Pignasecca, nel centro di Napoli, 'o pere e 'o musso, fatto di trippa, piede e muso di maiale, è un cibo fresco, leggero, di sostanza: vanta proprio le caratteristiche tanto invocate dalla nouvelle cousine nel mondo. E quanto al 3d, il pittore Giorgio Vasari lo dipingeva già sul soffitto, come si ammira nella chiesa di Sant'Anna dei Lombardi, a Monteoliveto. Solo che in pochi lo sanno. Purtroppo. 

Chiarire questi due punti di modernità "napulegna" è lo scopo dell'evento "'o per' e o' muss' mob". Una passeggiata cui hanno preso parte tanti napoletani. Molti di loro, nemmeno lo sapevano che il capolavoro del Vasari era a Monteoliveto. Né sapevano che, nella chiesa di Sant'Anna dei Lombardi, Torquato Tasso ci scrisse La Gerusalemme Liberata. "Non lo sapevo - dice una signora sorridente -. Ringrazio chi mi ha dato la possibilità di conoscere questo affresco e questa chiesa. Ora lo studierò". "Noi napoletani abbiamo tanti tesori e li sprechiamo", dice il marito che le passeggia accanto in Pignasecca. E come loro, il Vasari è ignorato anche da molti turisti, dato che le guide passano davanti alla chiesa senza rallentare. "Uno dei pochi esempi di Rinascimento rimasti a Napoli", osserva il giornalista Pietro Treccagnoli, che ha promosso l'evento. A Firenze i turisti pagherebbero oro per vederlo? "Abbiamo tesori incredibili e non li valorizziamo. Tanti capolavori segreti e ignorati. Non si tratta tanto dell'incasso del singolo posto, l'ingresso gratuito va bene. Il vero incasso mancato sta nell'indotto che c'è attorno, nel bar vicino che vende il caffé, nell'agenzia turistica che prende le prenotazioni. Il turismo è questo".


Dalla pittura al maiale. E' più buono 'o pere o 'o musso? Ognuno ha i suoi gusti. "Tutti e due", dice qualcuno. Il comico Francesco Paolantini dice di aver partecipato all'evento perché per lui "la cultura è anche gastronomia". "La trippa cruda non ingrassa - ci tiene a specificare chi la vende, in Pignasecca -. L'importante è che ci siano sale e limone". E importante, forse, è anche pensare che il finger food è, da tempo, anche partenopeo.

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