domenica 15 dicembre 2013

Giugliano. Condanna per racket e droga

GIUGLIANO. Undici persone condannate, ad un totale di 55 anni, per estorsione aggravata, racket, armi e droga. Tra loro il giuglianese Roberto Mallardo , condannato a quattro anni di carcere. Il sodalizio criminale , che operava in sinergia con i clan a confine tra le provincie di Napoli e Caserta, è stato sgominato dalle dichiarazioni del pentito Salvatore Laiso. L'ex componente del gruppo ha illustrato agli inquirenti come erano imposti sia il pizzo ai commercianti e ristoratori della zona, sia l'imposizione dell'acquisto di gadget, di solito realizzati per le feste di Natale, ad un prezzo maggiorato. I rincari sui calendari, penne, accendini e amennicoli vari arrivavano al 150% del prezzo del prodotto acquistato alla fonte. Gli imprenditori coinvolti erano stati costretti ad acquistare a 2 euro penne dal costo di cinquanta centesimi e così via, metodo che aveva fruttato all'organizzazi0ne ricavi tra i 15o e 200 mila euro. I più tartassati i ristoratori del casertano a cui venivano imposti , non solo i cantanti neomelodici gestiti dai clan, ma anche cospicue richieste estorsive mascherate dall'acquisto di biglietti per eventi e spettacoli. I malcapitati dovevano vendere interi blocchetti da 50-60 euro a biglietto per evento, ed ogni carnet conteneva fino a 90 ticket ciascuno, pur sapendo che non piazzandoli avrebbero dovuto comunque pagare l'intero importo.

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