giovedì 5 dicembre 2013

I Gigli di Nola patrimonio dell’Umanità

I Gigli di Nola diventano patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Lo rende noto il sindaco della città bruniana, Geremia Biancardi: «La nostra storia, la nostra fede, il nostro dna di popolo nolano sono ricchezza universale». Insieme alla secolare feste dedicata a San Paolino, nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità sono state iscritte anche la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, la Varia di Palmi e i Candelieri di Sassari. «Ora tutto questo dovrà tradursi in nuove opportunità di crescita per Nola», ha detto il primo cittadino.

TRA SACRO E PROFANO – LE FOTO DELL’ULTIMA SFILATA
IL NUOVO DIRETTORE ARTISTICO – ROBERTO DE SIMONE: «DEVE ESSERE UNA FESTA RELIGIOSA»
UNA FESTA DISCUSSA – Negli ultimi anni la festa è stata al centro di numerose polemiche per le presunte infiltrazioni camorristiche nella gestione della sfilata. L'ex parroco di Scampia, don Aniello Manganiello, propose addirittura una raccolta di firme per abolire la festività, divenuta, a suo parere, solo un modo che i clan hanno per affermare la propria egemonia sul territorio. Accuse rispedite al mittente dal sindaco Geremia Biancardi: «Se don Manganiello sa qualcosa parli – dichiarò il primo cittadino nel 2012 – altrimenti questa, a mio avviso, è solo demagogia».
http://www.campaniasuweb.it

Nola. «È fatta: i Gigli sono patrimonio dell'Umanità», suonano le campane a festa

"E' fatta, la festa dei Gigli di Nola è patrimonio culturale immateriale dell'Umanità": su facebook l'annuncio del sindaco Geremia Biancardi che, insieme con gli altri primi cittadini delle città delle macchine a spalla, si trova a Baku dove il comitato intergovernativo dell'Unesco ha approvato la candidatura presentata dall'Italia.

I Gigli di Nola, i candelieri di Sassari, la Varia di Palmi calabro e la Macchina di Santa Rosa che, insieme hanno ricevuto il sigillo del prestigioso organismo internazionale rappresentano la prima candidatura collettiva italiana ad aver ottenuto il via libera. Esempio analogo è costituito dalla dieta Mediterranea sostenuta però da una rete di nazioni. "L'Unesco - ha detto il vicepresidente del comitato intergovernativo durante l'esame della candidatura - ha particolarmente apprezzato la proposta italiana".

http://www.ilmattino.it

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