lunedì 25 novembre 2013

Pompei torna a vivere al cinema: arriva nelle sale il film del British Museum

di Marco Perillo
Ci pensa ancora una volta l'Inghilterra a «salvare» (almeno per quanto riguarda l'immaginario collettivo) Pompei. Dopo la mostra record (soprattutto per le tasche britanniche) dei mesi scorsi al British Museum, arriva nelle sale "Pompei", l'attesissimo docufilm sulla città sepolta, in quella che si preannuncia «la più grande e accurata ricostruzione di tutti i tempi».

In Italia, la pellicola esce nelle sale come evento nei giorni 25 e il 26 novembre. Si tratta del nuovo appuntamento di Microcinema, società impegnata nella distribuzione di contenuti di qualità ed eventi culturali.

Il film è stato prodotto proprio dal British Museum di Londra e racconta la vita degli abitanti di Pompei poco prima dell'eruzione del 79 d. C., quando era un grande e fiorente centro cittadino alle falde del Vesuvio. Si narra anche la storia della pur stupenda Ercolano, piccola località marittima, al momento della devastante eruzione.

Tutto è basato sull'esposizione «Life and death in Pompeii and Herculaneum». La pellicola-evento è stata presentata dal direttore del British Museum Neil MacGregor: musiche, poesie, oggetti quotidiani, reperti e testimonianze dell’epoca. Inoltre, le accurate ricostruzioni offriranno uno sguardo ravvicinato e concreto sulle città che furono cancellate dall’eruzione del Vesuvio.

Ci si addentrerà così nelle strade animate, nel mercato, nelle terme, nelle taverne, e si conosceranno più da vicino i commerci, le risse e gli amori. Si scoprirà, attraverso la vita di tutti i giorni, un’umanità serena, disperata o indifferente, inconsapevole della tragedia imminente.

Il Vesuvio d’un tratto esplode in un oceano di fuoco, cenere e lapilli, che coprono tutto senza lasciare scampo. Una coltre di lava e cenere che ha protetto e ha conservato tante testimonianze concrete di quello che esisteva prima del 79 D.C., tanto da permetterci di conoscere quanto sappiamo finora.

Un patrimonio da tutelare al massimo, che tutto il mondo ci invia e che ormai da anni, per mancanza di fondi e di cura, è soggetto a crolli ed episodi di degrado. Non a caso un giornale come il Guardian, parlando del film, ha scritto: «Questo evento straordinario ricorda al mondo che Pompei non è solo un’attrazione turistica, ma la testimonianza più importante che ci è rimasta sul passato dell’umanità».



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