domenica 30 marzo 2014

La faida di Qualiano. il pm chiede 6 ergastoli e 16 anni per i pentiti

QUALIANO. Faida di Qualiano, terminate ieri le ultime discussioni della difesa dopo la requisitoria del pm davanti al gup Modestino del tribunale di Napoli. Per la sentenza ed eventuale replica dell'accusa bisognerà aspettare il prossimo 9 aprile. Gli imputati che vennero arrestati lo scorso mese di luglio su richiesta della Dda che era riuscita a fare luce su eccellenti omicidi avvenuti nel 2008 tra Qualiano e Castel Volturno. Il gup aveva accolto la richiesta di rito abbreviato per tutti gli inquisiti ritenuti legati al clan D'Alterio-Pianese, da un lato, e De Rosa, dall'alto, entrambi operanti sul territorio di Qualiano. Il pm distrettuale Sanseverino ha già invocato la pena dell'ergastolo per tutti tranne per Ciro Pianese e Bruno D'Alterio in quanto collaboratori di giustizia, per i quali sono stati chiesti solo 16 anni, e per Diego Pianese per il quale sono stati chiesti 30 anni. Carcere a vita invece per Raffaela D'Alterio, Luigi Luffredo, Vincenzo Di Maro, Sergio Palumbo, Luigi Mallardo, Giovanni Correale, accusati degli omicidi di Carmine Starace avvenuto il 16 febbraio del 2008 a Qualiano e Antonio Sarappa avvenuto a Castel Volturno Ma gli omicidi della faida sono cinque in tutto, strage avviata con l'ornicidio del capoclan Nicola Pianese, «'o mussuto», il 14 settembre 2006 sempre a Giugliano. Dopo l'arresto di Pianese, avvenuto nel 2002, vennero gestiti dalla moglie Raffaella D'Alterio, che trascinò nel clan anche il fratello Bruno. La loro linea di gestione però fu molto dura. Quando il boss Pianese venne scarcerato, nel giugno del 2006, venne messo a conoscenza di tutte le infedeltà. Scoprì anche la relazione che sua moglie aveva con il suo braccio destro Pasquale Russo 'o cartunaro per il cui omicidio venne rubata un'ambulanza dalla quale scesero i killer. Mentre Pianese stava pianificando la loro eliminazione, venne ucciso, a Giugliano. Poi pare tono le controffensive e uno alla volta cadono Pasquale Russo e Armando Alderio, ucciso a Villaricca, il 1° dicembre del 2006 entrambi coinvolti nell'omicidio del capo clan. (fonte: Maria Giovanna Pellegrino - Il Roma)
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