giovedì 27 marzo 2014

Giugliano. Banda di spacciatori sgominata dai carabinieri: nove persone in manette

Giugliano, l'operazione dei carabinieri
GIUGLIANO. I Carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania (NA) hanno arrestato 9 persone ritenute responsabili a vario titolo di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, tutte raggiunte da ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Napoli. Nel corso di indagini coordinate dalla Procura partenopea i militari dell’Arma hanno documentato l’operatività del gruppo criminale, scoprendo che era dedito allo smercio di cocaina e marijuana nel comune di Giugliano in Campania e che ognuno dei componenti aveva un ruolo ben preciso nell’illecita attività.

A finire in manette sono Antonio Granata 47 anni, Matteo Pollone 38 anni, Savatore Marrone 32 anni, Carmine Migliaccio 32 anni, Mattia Morrone 45 anni, Aniello Palumbo 42 anni, Tiziana Fioretto 36 anni, Andrea De Bisogno 28 anni, Gennaro Saporito 23 anni.


Le indagini hanno inizio con l'arresto di Michele Granata (padre di Antonio, ndr), il 27.10.2012, per detenzione a fini di spaccio di 14 chilogrammi di sostanza stupefacente tipo marijuana e di 8 piantine di canapa indiana rinvenuti presso la sua abitazione. In occasione della perquisizione si accertava che il giardino interno di tale abitazione, protetto da una cinta muraria elevata, fungeva da serra utilizzata per la coltivazione della canapa indiana e alimentata da un articolato sistema di irrigazione. Nel garage (oltre a una rivista esplicativa di tale coltivazione) era custodita marijuana essiccata e suddivisa in contenitori di diverse dimensioni e peso, pronti per essere venduti/ceduti. Già nell'anno 2009 Granata Michele e il figlio Antonio erano stati arrestati per detenzione a fini di spaccio di circa 200 kilogrammi di canapa indiana in vegetazione all'interno del suddetto giardino. In quella occasione venivano sequestrati lampade e manuali per la suddetta coltivazione, bilancini di precisione, bustine contenenti semi di marijuana e, nella disponibilità di Granata Michele, una pistola cal. 7,65. Da qui le indagini. La attività investigativa si è sviluppata mediante intercettazioni su utenze telefoniche e in ambientali unitamente a servizi di appostamento, pedinamento e controllo. La capillare attività di intercettazioni ha svelato variegati episodi di spaccio di sostanze stupefacenti. Grazie alle articolate indagini è stato possibile - ricostruire i singoli episodi di cessione identificare i ruoli di ciascuno degli indagati.

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