martedì 4 novembre 2014

Giugliano. Alla sbarra il genero del boss Feliciano Mallardo

di Matteo Giuliani
Giugliano. Nella foto Mauro Moraca, 34 anni
GIUGLIANO. Mauro Moraca, 34anni genero del boss Feliciano Mallardo per aver sposato la figlia Maria Damiana, è sotto processo per associazione camorristica ed estorsione. Moraca è accusato da alcuni pentiti di reggere le fila degli affari della cosca, dagli investimenti di capitali, all'organizzazione del racket sui cantieri fino al suo coinvolgimento anche nell'imposizione, ai bar del giuglianese, del caffè Seddio. In aula, ad accusare quello che è ritenuto il braccio destro dei boss della famiglia Mallardo, è stato chiamato a testimoniare Benito Palma, ex affiliato dei giuglianesi. Quest'ultimo è arrivato sullo scranno dei testimoni coperto da un giubbotto antiproiettile ed ha fatto le sue dichiarazioni coperto da una tenda. Lo stesso pentito ha dato filo da torcere non solo a Moraca, ma a tutta l'assise, perchè riusciva ad esprimersi solo con un dialetto napoletano molto stretto di difficile comprensione sia per i giudici che per gli avvocati. Palma ha comunque fatto capire ciò che l'accusa vuole portare all'attenzione della corte, che cioè Moraca era in prima linea nel pizzo estorto ai cantieri che operavano sul territorio di Giugliano, come ad esempio quello dell'impresa Pirozzi ed aveva il compito di occultare al fisco le somme che il clan incassava dalle sue attività illecite. Moraca, latitante dal 2012, fu arrestato l'anno scorso in ospedale perchè fu colpito da un attacco d'asma allergico e le manette scattarono appena finì la seduta per fermare l'infiammazione. Lo stesso genere del boss fu incastrato anche da alcune intercettazioni ambientali, captate nell'agenzia Broker, gestita dalla moglie, nella quale i vertici del clan si riunivano per organizzare i loro affari.
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