lunedì 10 novembre 2014

Falsi incidenti per incassare il denaro: in dieci rinviati a giudizio

SANT'ANTIMO. Una vera e propria truffa ai danni di Allianz Assicurazioni con sede a Trieste. A commetterla una banda organizzata, tutti residenti a nord di Napoli, nei comuni di Sant'Antimo, Melito e Marano. L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa alle compagnie assicurative e di falso e alla sbarra sono finite dieci persone che il 9 gennaio prossimo, dovranno comparire in udienza davanti al Gup di Trieste. Si tratta di Concetta Scola di Sant'Antimo, Angela Franzese di Melito, Filippo Flagiello di Melito, Andrea Nebbia di Marano, Gaetano Angeli di Sant'Antimo, Raffaele Corona di Sant'Antimo, Bartolomeo Pasotto di Sant'Antimo, Giovanna Luongo di San Cipriano, Maria Di Puorto di Aversa e Giuseppe Iannarella di Villa di Briano. Per gli inquirenti si tratta di una vera e propria banda dedita alle truffe ai danni delle assicurazioni. L'indagine è partita nel 2010, dopo che all'Allianz Assicurazioni di Trieste, arrivarono una serie di richieste di risarcimento danni, per sinistri stradali, tutti commessi tra la zona di Sant'Antimo, Melito e la provincia dì Caserta, allo scopo di incassare gli indennizzi. Per incassare rapidamente i soldi, facevano risultare come luoghi degli incidenti, alcune città del nord-est d'Italia, falsificando i moduli di constatazione amichevole. Subito partirono le verifiche della compagnia di assicurazione che a seguito delle ispezioni, una volta accertato il raggiro, comunicarono alla locale compagnia dei carabinieri il risultato delle loro indagini. I militari dell'Arma, su autorizzazione della Procura di Trieste, fecero scattare le denunce. Ora la procura ha dato il via libera per procedere nei confronti degli indagati. Contemporaneamente è partita l'azione della difesa, rappresentata dagli avvocati Maurizio Noviello e Daniele Ionà. I due legali sono pronti ad eccepire l'incompetenza territoriale per far trasmettere il processo a Napoli Nord. La prima udienza è fissata per il 9 gennaio prossimo, presso il Tribunale di Trieste.
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