sabato 9 marzo 2013

Scacco al clan Amato-Pagano: 23 arresti

Sono 23 le ordinanze di custodia cautelare eseguite oggi dagli agenti della squadra mobile di Napoli nei confronti di altrettante persone, indiziate di appartenere al clan camorristico Amato-Pagano. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, hanno ricostruito le alleanze che alcune famiglie dei quartieri Secondigliano e Scampia e dei comuni di Melito, Mugnano e Arzano hanno stretto per il controllo delle piazze di spaccio della droga e delle estorsioni.

L’INIZIO DELLA FAIDA – Nella primavera del 2011, gli Amato-Pagano, lacerati da contrasti interni, sono contrapposti ad un cartello di famiglie di Secondigliano (Abete-Abbinante-Notturno-Vanella Grassi-Marino-Leonardi). Ma nel dicembre dello stesso anno il gruppo di Vanella Grassi, con i Leonardi e i Marino, si stacca dagli Abete-Notturno-Abbinante e si avvicina agli Amato-Pagano, tentando di aggredire il territorio dei rivali dall’interno e dall’esterno, per riconquistare piazze di spaccio, dividendone a metà i copiosi guadagni. Ha inizio così la sanguinosa guerra di camorra nella periferia Nord di Napoli.
L’OBIETTIVO DEGLI AMATO-PAGANO – Secondo gli inquirenti, le mire espansionistiche degli Amato-Pagano sono attuali. Lo confermano gli agguati messi a segno tra dicembre 2012 e gennaio 2013, che hanno come obiettivo la conquista delle piazze di spaccio del Lotto P e delle Case dei Puffi. I vertici del gruppo, sia detenuti che latitanti, come Mariano Riccio, fanno sentire la loro presenza sul territorio attraverso luogotenenti spesso giovanissimi.
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