martedì 19 marzo 2013

Lotta alla camorra: un maglificio nella villa bunker del clan Graziano

di Giovanni Sperandeo

QUINDICI - Non solo convegni e dibattiti pubblici nella settimana che l’associazione "Libera" dedica alla memoria delle vittime innocenti delle mafie. Non solo parole, ma anche fatti per il gruppo avellinese che fa riferimento a don Luigi Ciotti, che proprio ieri ha chiuso un importante accordo con la Prefettura di Avellino riguardo l’iter di avvio del maglificio da realizzare a Quindici, nella villa confiscata al clan Graziano e denominata “100 e 15 passi”. 
Dinanzi al prefetto Guidato, infatti, si sono incontrati Antonio Amato, presidente della commissione Antimafia della Regione Campania, la consigliera regionale irpina Rosetta D’Amelio, il sindaco di Quindici, Liberato Santaniello, il coordinatore di Sos Imprese, Marco Cillo e il referente provincia di Libera, Francesco Iandolo. 
I rappresentanti delle Istituzioni che renderanno possibile il progetto del maglificio hanno istituito il tavolo di coordinamento proprio in Prefettura, che prossimamente costituirà anche la stazione unica appaltante. 
“La disponibilità del nostro ufficio – ha ribadito il prefetto Umberto Guidato – è ampia. Sappiamo bene quale sia il valore, sia simbolico che sostanziale, dell’iniziativa che ci accingiamo a coordinare come ufficio territoriale di governo. Le Istituzioni che rappresentiamo sono sempre al fianco dei cittadini”.
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