giovedì 1 marzo 2012

Il “Pane 8 giorni” per combattere la crisi

Dopo il latte, anche il pane a lunga conservazione. Ma più che di una novità, è più corretto parlare di un gradito ritorno sulle tavole dei napoletani, che acquistavano il cosiddetto “pane 8 giorni” in tempi di crisi del portafoglio: cinque euro per un filone che dura più di una settimana, consentendo di risparmiare almeno due euro. Nessuno si stupirà, quindi, se con questi chiari di luna la storia si ripete: “La crisi economica sta spingendo i napoletani a risparmiare seriamente anche sul cibo e sui beni primari – sottolinea il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli – che sono davvero costosissimi per una popolazione sempre più al di sotto della soglia di povertà”.

“BUONO ED ECONOMICO” – A confermare la bontà del pane in questione è il presidente dei panificatori campani (Unipan), Mimmo Filosa, titolare di un panificio a San Sebastiano al Vesuvio, il primo a riportare in auge i filoni “otto giorni”: “La crisi economica ci ha spinti a produrre nuovamente questo pane, e devo dire che il successo è davvero clamoroso. Oltre a essere molto buono e particolarmente economico, è anche un modo per fronteggiare i panificatori abusivi della camorra, che continuano a imperversare a Napoli e provincia, incontrastati padroni di una quota enorme del mercato”.

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