domenica 6 novembre 2011

Giovani, ricchi e sfrontati i rampolli del clan Mallardo

GIUGLIANO. Sono i 23 indagati nell'operazione messa a segno dagli agenti del Gico di Roma il 27 ottobre scorso ai danni del clan Mallardo operante a Giugliano e comuni limitrofi. Molti di loro sono giovani, alcuni giovanissimi e ricchissimi, tra cui i familiari del boss Giuseppe Dell'Aquila arrestato nel maggio scorso al termine di un'altra operazione ai danni del clan. Gli inquirenti hanno passato al setaccio tutte le attività del boss e anche grazie al racconto dei pentiti, hanno ricostruito i metodi che l'organizzazione criminale utilizzava per riciclare il danaro sporco, coinvolgendo anche attività imprenditoriali del territorio. Nel blitz, lo ricordiamo, è finito anche il parco giochi Girabilandia sito sulla circumvallazione esterna e molto frequentato non solo da famiglie locali, ma in molti casi da persone provenienti in gran parte dal capoluogo e dall'intera Provincia di Napoli. Il parco giochi Girabilandia fu già oggetto di sequestro da parte dell'autorità giudiziaria nel 2007, ma non per motivi legati ad attività camorristiche, il parco giochi finì sotto chiave per motivi legati alla concessione edilizia. Oggi invece gli inquirenti lo hanno sequestrato poichè legato al clan Mallardo e al riciclaggio di denaro proveniente dalle attività illecite.

Il potente clan Mallardo. I pentiti hanno fatto i nomi di professionisti, esperti nel truccare bilanci e far nascere ed estinguere società da un giorno all'altro. L'indagine del Gico di Roma, ha portato al sequestro di oltre 200 milioni di euro di beni. Tutto ciò dimostra quanto sia ancora potente il clan nonostante i colpi e gli arresti subiti negli ultimi anni. Per capire cosa renda i Mallardo uno dei clan più ricchi e potenti della camorra napoletana, è bastato fare un salto nelle campagne di Qualiano, alle 5 del mattino, gli uomini del Commissariato di Formia bussano al cancello, supportati dai finanzieri del Gico. Risponde una donna in pigiama, la voce mezza assonnata, l'aria confusa di chi non se l'aspettava. Il suo nome è nell'elenco dei 23 indagati. Ai poliziotti ed ai finanzieri ha risposto che "in fondo non c'è niente di male a mettere una firma". E' suo infatti il 50% delle quote di una delle società finite sotto sequestro.

Ecco i nomi delle 23 persone indagate. Gennaro Antonio Delle Cave 40 anni di Giugliano (detenuto), Giuseppe Cerqua 47 anni di Giugliano, Giulia Chiariello 40 anni di Giugliano, Salvatore Cicatelli 21 anni di Fondi (LT), Paolo Cremonini 43 anni di Bologna, Vittorio Emanuele Dell'Aquila 24 anni di Giugliano, Domenico Dell'Aquila 46 anni di Giugliano, Giuseppe Dell'Aquila 49 anni di Giugliano, Giovanni Dell'Aquila 52 anni di Giugliano, Pietro Paolo Dell'Aquila 44 anni di Giugliano, Roberto Garzelli 47 anni di Melito, Mariantonia Granata 38 anni di Qualiano, Massimo Imparato 40 anni di Giugliano, Antionio Maisto 36 anni di Giugliano, Carmine Maisto 24 anni di Giugliano, Concetta Maisto 26 anni di Giugliano, Francesco Maisto 59 anni di Giugliano, Pasquale Maisto 53 anni di Giugliano, Assunta Mattiello 29 anni di Giugliano, Gemma Mattiello 33 anni di Giugliano, Gennaro Mattiello 24 anni di Giugliano, Giovanni Rovai 39 anni di Giugliano e Antonietta Volpicelli 54 anni di Giugliano.

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