mercoledì 8 giugno 2016

Gomorra 2. I ragazzi del vico, ecco i nomi dei veri camorristi a cui si fa riferimento

di Luciano Mottola

I personaggi di O'track, Cap e' bomb e O'Cardill sono ispirati a uomini dellla malavita prima vicini ai Di Lauro e poi agli Scissionisti.

NAPOLI. Hanno "la guerra in testa'' come hanno più volte dimostrato in questa seconda serie di Gomorra, ma come avevano fatto già largamente intravedere nelle prime puntate. Sono i ragazzi del vico, guidati da O'track, Capa e' bomb e O'Cardill, che dopo aver deciso di staccarsi dai Savastano, stanno creando non pochi problemi all'alleanza retta da Ciro Di Marzio, al punto che O'track ha finito per lasciarci le penne, dopo aver tentato di ammazzare il figlio di Chanel.

Dalla fiction alla realtà il passo è breve visto che sono tanti i punti di comunanza tra i ragazzi del vico e quelli della Vanella Grassi, protagonisti della terza faida di Scampia. I ragazzi del vico passano con agilità da giovani leve dei Savastano (esisteva un forte rapporto di amicizia tra Genny, O'track e gli altri) ad alleati degli Scissionisti, prima di cambiare nuovamente versante criminale tornando con il vecchio padrino.

Una storia, quella raccontata nella fiction, molto simile a quella che ha visto protagonisti nella sanguinosa realtà napoletana Salvatore Petriccione e i nipoti Fabio Magnetti, Rosa­rio Guarino e Antonio Mennetta, che durante la faida del 2004-2005 costitui­vano l’originario gruppo di fuoco di Marco Di Lauro, passati poi con gli scissioni­sti nel 2010. Non fu inizialmente d'accordo con la decisione del gruppo Antonio Mennetta, all'epoca dei fatti in carcere. Lo stesso Mennetta però, una volta fuori dalla cella, seguì il percorso tracciato dai suoi parenti e compagni di clan, fino all'ulteriore giravolta che portò quelli della Vanella a riavvicinarsi ai Di Lauro, guadagnandosi così il nome di Girati per la loro facilità nel cambiare continuamente alleati, funzionali al proprio accrescimento criminale con la conquista di nuove piazze di spaccio.

http://www.internapoli.it/

Nessun commento:

Posta un commento