venerdì 17 giugno 2016

Camorra. La decapitazione del clan Sibillo, ecco chi potrebbe prendere il controllo

NAPOLI. Tregua e frammentazione: ecco le due parole che fotografano la situazione nel centro storico di Napoli, lato Vicaria. Se i Sibillo non sono finiti, e la maggior parte degli investigatori lo pensa, di certo il clan non è più forte come prima dell’operazione “Forcella liberata” del 9 giugno 2015. Nei vicoli dei Tribunali, ma soprattutto ai Decumani, storica roccaforte del gruppo del “Ninnillo” e dei figli, da mesi sono tornati in auge i Mazzarella e si rivedono volti da tempo dimenticati nel quartiere: la vecchia guardia della camorra che aveva ereditato dai Giuliano il controllo degli affari illeciti, salvo poi trovarsi a gambe all’aria con l’esplosione della“paranza dei bimbi”. Adesso però il quadro è nuovamente cambiato, a dimostrazione di quanto siano precari gli equilibri negli ambienti di malavita. Dunque, tra i Giuliano-Sibillo, decimati da arresti e condanne, e i Mazzarella, sempre potenti ma con pochi leader carismatici in libertà, al momento ci sarebbe un sostanziale pareggio. Da ciò la decisione di firmare una tregua, come dimostra l’assenza di sparatorie e intimidazioni a colpi d’arma da fuoco che si registrano da mesi. Ma gli investigatori che si occupano del quartiere hanno notato anche altro: una certa frammentazione all’interno dei due gruppi,tipica situazione di quando manca un unico boss. Nei centri dello spaccio, in particolare le piazze della zona più antica di Forcella, l’attività illecita starebbe continuando senza l’egida di un solo boss. A gruppetti,previo accordo, gli uomini del “sistema” vanno avanti dividendosi le zone. 

Nella zona più vicina ai Tribunali prevarrebbero invece i“mazzarelliani”. A Forcella le ultime voci che rimbalzano dal territorio confermerebbero la tregua a partire da marzo scorso, superata la fase di grossa tensione susseguente all’omicidio dell’innocente Maikol Giuseppe Russo, a Capodanno scorso. Ma di pace duratura però è presto per parlare, dicono informatori e confidenti, e c’è da giurarci: troppo profondo l’odio tra i Giuliano e i Mazzarella, protagonisti in zona di una faida che ha lasciato sul terreno anche vittime innocenti. Un simbolo per tutte: Annalisa Durante. Ed è passato più di un decennio. Gli arresti nelle file dei Giuliano-Sibillo,soprattutto dei giovani ras tranne uno, e nei nemici“mazzarelliani” hanno sicuramente tolto pressione ai commercianti e ristoratori della zona. Ma ciò non significa che il fenomeno estorsivo sia cessato improvvisamente,così come i traffici di droga con malavitosi di altri quartieri. Soprattutto nell’ombra si muoverebbero le nuovissime leve,composte ancora da giovani e giovanissimi almeno sul fronte Giuliano-Sibillo, e quindi altre battaglie attendono inquirenti e investigatori. Nessuno pensa infatti che la camorra a Forcella sia stata debellata. 

fonte: IL ROMA

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