domenica 26 maggio 2013

Storie di successo: Intervista a Marco Realfonzo, Triboo Digitale


Abbiamo intervistato l’imprenditore napoletano Marco Realfonzo, attuale CEO di Triboo Digitale, azienda con la testa a Milano e il cuore a Napoli, tra le prime 500 al mondo nel settore digitale pur nascendo in un contesto difficile come quello Napoletano: “Su Napoli oggi abbiamo quaranta collaboratori, su centoquindici totali, e contiamo di crescere ancora nel prossimo anno.”
Com'è stato far nascere un'impresa in un territorio come quello di Napoli? Impossibile come dicono in tanti?
Impossibile no, ma molto difficile e forse farlo oggi lo sarebbe ancora di più. Napoli è una città ricca di talenti ma molto complessa dove il lavoro e la qualità non vengono premiati. Sei sempre chiamato a compromessi accettando i quali è poi difficile riuscire ad erogare qualità, che è stata la nostra scelta sin da subito.
Cosa ne ha determinato il successo?
Proprio l'aver capito che era necessario uscire da questo territorio per crescere in maniera importante e sana. La Triboo Digitale, l'azienda che ha ereditato tutta l'esperienza maturata negli anni, è una realtà molto diversa da quello che era Nascar (la web agency fondata da me e Gianluca Cozzolino con Sergio Esposito e Claudio Caputo), oggi ci occupiamo di Commercio Elettronico per conto terzi e lo facciamo per grandi aziende Italiane ed Internazionali.
La scelta di lasciare degli uffici in "patria" è stata determinata da un vantaggio strategico o anche da questioni di "cuore"?
Le scelte di business devono essere veicolate solo da valutazioni di opportunità economica. Il motivo per cui abbiamo ancora una sede a Napoli, sulla quale abbiamo puntato molto e continuato ad investire, è motivata dal fatto che su Napoli attingiamo ad un mercato del lavoro molto ampio e di qualità. Inoltre in Campania e Lazio, in particolare, continuiamo ad avere una clientela importante da servire. Nell'ultimo anno abbiamo concentrato il nostro sforzo verso il settore moda acquisendo clienti importanti, da Alviero Martini a Stefanel, ma anche Piazza Italia (azienda Napoletana) ed in questo senso la nostra sede Napoletana ha una valenza strategica fondamentale. Su Napoli oggi abbiamo quaranta collaboratori, su centoquindici totali, e contiamo di crescere ancora nel prossimo anno. Poi il cuore c'è ed ovviamente fa molto piacere poter fare qualcosa di importante per la propria città.
Spesso si dice che chi nasce dalle nostre parti ha qualcosa in più, un plus, una spinta ad emergere diversa, per te è vero?
Senz'altro la necessità di misurarsi con mille problemi quotidiani è una palestra importante, ma non basta. Purtroppo il tessuto sociale di Napoli si sta impoverendo sempre più, le risorse migliori vanno fuori ed il frutto degli investimenti in educazione e formazione vengono goduti da altri. E' necessario assolutamente invertire questa tendenza altrimenti in pochi anni il danno sarà irreversibile e per farlo è fondamentale che la città abbia un sussulto e che reagisca a questo torpore atavico che la attanaglia.
Luca Garzia

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