sabato 24 novembre 2012

Clan dei Casalesi


CASERTA. La Squadra Mobile della Questura di Caserta, nell'ambito dell'operazione ''Thunderball 2'', ha arrestato Antonio Zagaria, fratello del boss Michele, ritenuto il reggente del clan dei Casalesi. In manette anche il nipote di Zagaria, Filippo Capaldo, e notificate in carcere provvedimenti ad altri due fratelli: Carmine e Pasquale. Il nipote dei Zagaria era stato scarcerato da circa un mese. Complessivamente sono nove, e riguardano elementi ritenuti di vertice del clan dei Casalesi, le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea, nell'ambito dell'operazione 'Thunderball 2'. Le accuse sono di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini hanno consentito di fare luce, in particolare, su due diverse vicende estorsive subite da un imprenditore che, oberato da debiti usurari, e' stato costretto dalle minacce dei membri del clan camorrista a vendere attrezzature e beni strumentali della propria azienda agricola per restituire il denaro. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta, diretta dal vicequestore aggiunto Angelo Morabito, che contribuirono alla cattura del superlatitante Michele Zagaria, avvenuto il 7 dicembre 2011, dopo una latitanza di oltre 16 anni. 
Sono accusati di estorsioni aggravate dal metodo mafioso. In tutto sono nove gli arrestati nell'ambito delle indagini su una serie di estorsioni commesse ai danni dell'imprenditore Roberto Battaglia, titolare di un'azienda bufalina a Capua che ha denunciato pressioni e richieste di pizzo da parte del clan dei Casalesi. Battaglia, il giorno dopo la cattura del boss Zagaria aveva chiesto di essere ascoltato dai magistrati della Dda di Napoli ai quali, in un primo interrogatorio del 2 febbraio 2012, aveva riferito di richieste estorsive pregresse da parte del clan. Destinatari dell'ordinanza sono Carmine, Pasquale e Antonio Zagaria di 52, 48 e 50 anni, i cognati di Zagaria, Filippo, Francesco e Raffaele Capaldo, Nicola Diana, Pasquale Fontana e Ciro Benenati.
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