martedì 21 gennaio 2014

Maxiblitz anticamorra. 90 arresti a Napoli, Firenze e Roma. Sequestri per 250 milioni

Un'operazione per l'arresto di 90 persone accusate di far parte del clan di camorra dei "Contini" e per il sequestro di beni per 250 milioni di euro è scattata all'alba in Campania, Lazio e Toscana. L'operazione è coordinata dalla Direzione nazionale antimafia e dalle Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Roma e Firenze.

L'inchiesta è la più vasta realizzata finora sul clan "Contini", ritenuto dagli investigatori fra quelli egemoni a Napoli e riguarda, in particolare, le operazioni di reinvestimento dei proventi economici di gruppi camorristici in imprese e operazioni economiche a Napoli e in altre zone della Campania, a Roma e in Toscana.

Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli contro 90 persone, decreti di sequestro emessi dal Tribunale di Firenze, dalla Dda di Napoli e, nell'ambito di una procedura di prevenzione, dal Tribunale di Roma. I provvedimenti riguardano beni immobili e aziende controllati dal clan.

Le indagini sono state coordinate dalla Procura nazionale antimafia guidata dal procuratore nazionale Franco Roberti e dirette dalla Dda di Napoli guidata da Giovanni Colangelo, da quelle di Roma per l'applicazione delle misure di prevenzione nella capitale e da quelle di Firenze per le perquisizioni e i sequestri relativi all'infiltrazione del clan camorristico nelle attività economiche e imprenditoriali toscane.

Le indagini sono state condotte dalla Squadra mobile della Questura di Napoli, dal Gico della Guardia di finanza del capoluogo campano, dai Carabinieri di Roma, dal Centro operativo di Roma della Direzione investigativa antimafia e dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Pisa.

Novanta arresti della Dia in tutta Italia, colpo al clan Contini
di Leandro Del Gaudio

Ci sono pizzerie e ristoranti accorsati a Roma ma anche in altre capitali internazionali, oltre a negozi di abbigliamento per marche griffate tra i beni sequestrati poche ore fa dalla Procura nazionale antimafia. Una maxinchiesta che punta a colpire il clan napoletano che fa capo a Edoardo Contini e a Patrizio Bosti (entrambi detenuti da tempo), ma anche un antico cartello camorristico radicato nella Capitale dalla fine degli anni Settanta e in rapporti altalenanti con la banda della Magliana.

Novanta persone arrestate a Napoli, oltre 250 milioni di euro di beni sequestrati (tra Napoli, Roma e altre città), una maxioperazione scattata all’alba in Campania, Lazio e Toscana, coordinata dalle Dda di Napoli, Lazio e Firenze, che sembra confermare il carattere internazionale assunto dal crimine organizzato napoletano, nella sua capacità di stabilire raccordi con altri contesti criminali e riciclare capitali provenienti da attività illecite.

Appena un anno fa, anche alcuni esponenti politici avevano lanciato l’allarme sulla camorra nelle pizzerie del centro di Roma (“la camorra siede a tavola”, era il titolo di alcune dichiarazioni), a proposito di ristoranti di origine e fortune sospette. Indagini della Dda di Napoli, coordinate dall’aggiunto Gianni Melillo e dai pm Marco Del Gaudio e Ida Teresi, decisivi gli accertamenti dei carabinieri del comandante provinciale Marco Minicucci e dei finanzieri agli ordini del comandante provinciale Nicola Altiero.


Le indagini sono state coordinate dalla Procura nazionale antimafia guidata dal procuratore nazionale Franco Roberti e dirette dalla Dda di Napoli guidata da Giovanni Colangelo, da quelle di Roma per l’applicazione delle misure di prevenzione nella capitale e da quelle di Firenze per le perquisizioni e i sequestri relativi all’infiltrazione del clan camorristico nelle attività economiche e imprenditoriali toscane.Un’inchiesta che ha consentito di ricostruire il flusso di denaro sporco, a partire dalle attività del clan di Edoardo Contini (non a caso definito ‘o romano), dalle estorsioni alla droga, per finire in negozi, ristoranti e boutique che, in alcuni casi, hanno conquistato spazi anche nel centro cittadino.

http://www.ilmattino.it

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