sabato 23 giugno 2012

Imprenditore finge assumere uomini del clan per racket, poi denuncia: 3 arresti

NAPOLI - «Fingi di assumere un dipendente per pagare il pizzo e mantenere i conti in regola». È il 'consiglio' che gli uomini del clan avevano dato ad un imprenditore per poter riscuotere liberamente il pizzo. L'uomo non c'è stato ed ha fatto arrestare i tre emissari del cosca che sono stati bloccati dai carabinieri stazione di Acerra, nel Napoletano. Si tratta di Vincenzo Di Nuzzo, di 51 anni, Pasquale Scudiero, di 46 e Ciro Damiano, di 42, tutti già noti alle forze dell'ordine. I tre sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso avvalendosi del vincolo associativo al fine di agevolare il clan camorristico dei Crimaldi operante proprio nel comune di Acerra. I militari hanno accertato che i tre, sfruttando l'intimidazione derivante dalla loro appartenenza alla consorteria camorristica, avevano minacciato ripetutamente un imprenditore avicolo locale tentando di costringerlo a fingere di assumere a tempo indeterminato un affiliato (il modo per poter pagare il pizzo attraverso un finto stipendio mantenendo in regola la contabilità dell'azienda), chiedendo successivamente 'un contributo' in denaro contante per il sostentamento dei 'fratelli del clan detenutì. Gli arrestati sono stati condotto nella casa circondariale di Poggioreale.

Nessun commento:

Posta un commento