sabato 23 giugno 2012

Camorra, sotto sequestro il Lido Nettuno di Ischitella

Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha sequestrato lo stabilimento balneare Lido Nettuno di Ischitella di proprietà di Guido Zagaria, ritenuto appartenente al clan dei Casalesi. All’imprenditore è stata applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di 2 anni e 6 mesi, e il pagamento delle spese della procedura.


DUE FRATELLI – Guido Zagaria, 45enne di Casapesenna, comune del Casertano dove fu catturato il super latitante Michele Zagaria, è ritenuto appartenente al clan dei Casalesi. Fin dal 1987 fu oggetto di indagini, assieme al fratello Vincenzo, nonché ad altri affiliati locali dell’organizzazione camorristica “Nuova Famiglia”. Le indagini accertarono che Vincenzo e Guido Zagaria instaurarono un clima di terrore e di omertà in Casapesenna, favorendo le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore pubblico e privato, condizionandone le scelte ed i programmi.

SEQUESTRI – Il valore approssimativo dei beni sequestrati ammonta a circa 700mila euro. Tra i beni facenti parte del consistente patrimonio riconducibile a Zagaria, il 50% del capitale sociale del “Lido Nettuno S.r.l.”, con sede a Casapesenna, il complesso di beni adibiti a stabilimento balneare balneare “Lido Nettuno S.r.l.” situato al chilometro 41.830 della Statale Domitiana nel comune di Castel Volturno, gestito dalla società “Frine s.n.c.” di cui Guido Zagaria è amministratore unico e il 50% del capitale sociale.

Clan dei casalesi: sequestato il 'Lido Nettuno'

CASERTA. Beni per un valore di oltre 700mila euro sono stati sequestrati, dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a Guido Zagaria, 45 anni di Casapesenna, ritenuto appartenente all'organizzazione camorristica denominata dei "casalesi". A Zagaria e' stata anche applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di 2 anni e 6 mesi. Tra i beni facenti parte del consistente patrimonio riconducibile a Zagaria sono stati sottoposti a sequestro il 50% del capitale sociale del "Lido Nettuno S.r.l.", con sede a Casapesenna; il complesso di beni adibiti a stabilimento balneare balneare"Lido Nettuno S.r.l." situato in loc. Ischitella al Km 41.830 della SS Domitiana del comune di Castel Volturno (CE), gestito dalla societ… "Frine s.n.c. di cui Guido Zagaria e' amministratore unico e il 50% del capitale sociale di quest'ultima societa'.

Il decreto di confisca.Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Sezione misure di prevenzione), ''accogliendo in parte la proposta avanzate dal Direttore, ha emesso a carico di Zagaria Guido, 45enne di Casapesenna (Ce) il decreto di confisca beni e l'applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di 2 anni e 6 mesi e il pagamento delle spese della procedura''. E' quanto si legge in una nota della Direzione investigativa antimafia, Centro operativo di Napoli. Il valore approssimativo dei beni sequestrati ammonta a circa 700 mila euro. Zagaria, prosegue la nota, ''e' ritenuto appartenente all'organizzazione camorristica denominata dei 'casalesi'. Fin dal 1987 fu oggetto di indagini, assieme al fratello Vincenzo, nonche' ad altri affiliati locali dell' organizzazione camorristica 'Nuova Famiglia'. Le investigazioni accertarono che Zagaria Vincenzo e Guido avevano instaurato un autentico clima di terrore e di omerta' in Casapesenna, favorendo le infiltrazioni della criminalita' organizzata nel settore pubblico e privato, condizionandone le scelte ed i programmi''. ''Com'e' noto -rimarca la Dia- la peculiarita' del gruppo criminale dei 'casalesi' e' la sistematica infiltrazione nel tessuto economico della provincia di Caserta, attuata sia direttamente, mediante la costituzione da parte di appartenenti al clan di attivita' imprenditoriali finalizzate all'acquisizione di appalti pubblici, sia mediante il controllo di attivita' economiche facenti capo ad imprenditori compiacenti''.

Guido Zagaria e' stato condannato nel 2004 per associazione a delinquere di stampo mafioso nell'ambito del processo Spartacus 2 ed e' considerato dagli investigatori la 'faccia pulita' di Vincenzo, indispensabile nell'attivita' di riciclaggio dei capitali illeciti del clan attraverso le societa' da lui o da Raffaele controllate, destinatarie anche di appalti pubblici attraverso procedure non regolari. Nel novembre 2010, Guido e Raffaele furono destinatari di un provvedimento di sequestro beni per 3,5 milioni di euro. Oggi lo Stato incamera un complesso di strutture legate a uno stabilimento balneare, "Lido Nettuno", sulla domitiana, quote della societa' "Frine" che lo gestisce e di cui Guido e amministratore unico e il 50% del capitale sociale della srl.
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