sabato 30 aprile 2011

Scampia: 6 sciossionisti in manette

NAPOLI. Sei presunti appartenenti al clan degli “Scissionisti” attivo a Scampia e Secondigliano sono stati arrestati ieri a Napoli dagli agenti della squadra mobile e dalla Guardia di finanza del Gico. La polizia giudiziaria ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli su richiesta dei pm della direzione distrettuale antimafia. Si tratta di Ferdinando Cifariello di 44 anni, Salvatore Cifarielli di 32 anni, Davide Cifariello di 39, Giuseppe Candido di 49, Annunziata De Martino di 62 anni e Salvatore Toro di 47. Quattro dei sei arrestati , tranne Candido e la De Martino, erano gia' rinchiusi in carcere per altre ragioni. Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa finalizzata dal traffico di droga. I sei farebbero parte del sottogruppo capeggiato da Ferdinando Cifariello affiliato al clan Amato-Pagano, i cosiddetti Scissionisti.
Le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Alessandro Pennasilico sono fondate su una complessa attivita' tecnica oltre che dalle dichiarazioni di 8 pentiti: Gaetano Conte, Pietro Esposito, Gennaro Russo, Andrea Parolisi, Giovanni Piana, Maurizio Prestieri e i nipoti Antonio Prestieri e Antonio Pica. L'attivita' investigativa condotta dagli agenti della Squadra mobile e dai finanzieri del Gico di Napoli avrebbero consentito di accertare l'esistenza di un sottogruppo capeggiato da Ferdinando Cifariello, esponente del clan Di Lauro legato a Rosario Pariante, con il ruolo di killer e di gestore delle "Piazze di spaccio" situate in via Labriola, ai Sette palazzi, ai Lotto G e SC e in piazza della 33.
L'attivita' investigativa del Gico ha consentito di accertare che nell'aprile del 2005 quando la faida di Scampia, tra dilauriani e scissionisti volgeva al termine l'arresto in Francia di ferdinando Cifariello. Il camorrista si era rifugiato oltralpe per evitare di essere arrestato nell'ambito di una operazione anti camorra cui e' seguita una condanna a 14 anni di carcere. Cifariello fu arrestato in un lussuoso appartamento situato in un residence di Nizza, dotato di piscina e campi da tennis mentre per i suoi spostamenti utilizzava Ferrari e Mercedes.
All'epoca del suo arresto Cifariello era ancora un affiliato al clan Di Lauro e durante le sue conversazioni incitava i suoi a mettersi a disposizione del clan nell'ambito della guerra di camorra. Ma durante la faida il padre di Cifariello fu ferito in un agguato, successivamente il pentito Andrea Parolisi riferi' agli inquirenti che i killer del padre di Cifariello erano partiti da Mugnano.
Successivamente Cifariello e il suo gruppo passarono dal clan dei dilauriani agli scissionisti come rivelato concordemente sia dai Prestieri che da Parolisi e Giovanni Piana. L'attivita' investigativa ha portato all'arresto in flagranza di reato di 13 persone, al sequestro di 160 chili tra cocaina e hashish, di armi, di 20 mila euro in contanti e 3 auto di lusso. Sempre nell'ambito dell'indagine le Fiamme gialle hanno sequestrato 4 appartamenti e due terreni per un valore di un milione di euro. (AdnK)

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