venerdì 22 aprile 2011

Caccia aperta al superlatitante Michele Zagaria

CASERTA. I carabinieri sulle tracce di Michele Zagaria, latitante da oltre 15 anni, reggente del clan, condannato all'ergastolo nel processo Spartacus. Decine di perquisizioni a Casapesenna, in provincia di Caserta, da parte del Ros dei carabinieri. L'attenzione dei reparti speciali dell'Arma si è concentranda in via Roma 187 a Casal di Principe. E sempre nella mattinata di oggi le forze dell'ordine hanno arrestato otto uomini, all'alba di oggi con l'accusa di associazione mafiosa ed estorsione dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Caserta, con la collaborazione della Guardia di finanza. Gli otto fermati su provvedimento emesso dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli coordinata dal procuratore aggiunto Federico Cafiero De Raho vengono ritenuti dei personaggi importanti nell'ambito della cosca capeggiata dal numero uno della Camorra casalese ancora in liberta', Michele Zagaria. Tra gli otto fermati vi e' anche il referente diretto di Zagaria, Giovanni Garofalo di 37 anni. Gli otto sono stati fermati (e rinchiusi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere) per un tentativo di estorsione ai danni di un imprenditore edile del casertano. Al rifiuto dell'imprenditore di cedere alle richieste estorsive la cosca ha reagito violentemente fino ad arrivare ad un assalto a colpi di pistola contro un furgone guidato da un operaio dell'azienda. Gli investigatori hanno acquisito prove anche grazie all'intercettazione di numerosi sms che gli indagati si sono scambiati ma anche attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche. In particolar modo e' stata utile una telefonata intercettata dai pm antimafia tra gli attentatori che ancora si trovavano nell'auto mentre era in corso la sparatoria e altri complici che ha "consentito di ricostruire -spiega il procuratore aggiunto Cafiero De Raho- in maniera del tutto fedele tutto l'episodio in contestazione".

Gli arrestati Si tratta di Carlo Bianco, di 27 anni, di Villaricca (Napoli); Alessandro Cecere di 26 anni, di Villaricca (Napoli); Arturo Fontana di 29, di Caserta; Michele Fontana di 40, di San Cipriano d'Aversa (Caserta); Giovanni Garofalo, di 38, di Aversa (Caserta); Paolo Natale, di 30, di Santa Maria Capua Vetere (Caserta); Francesco Perna, di 36, di Caserta e Tommaso Tirozzi, di 33 anni, di Aversa (Caserta). I fermi sono stati confermati sul posto dal procuratore antimafia Federico Cafiero De Raho. Le ruspe stanno scavando nell'edificio di proprieta' di Garofalo. Le ricerche dei Ros si stanno concentrando anche in una villetta rustica abitata, parzialmente costruita, davanti si sta radunando una folla di curiosi.

In atto ricerche latitante Zagara I carabinieri del Ros di Napoli stanno eseguendo degli scavi nel cortile di un'abitazione di via Roma a Casapesenna, al civico 156, alla ricerca della primula rossa del clan dei Casalesi, Michele Zagaria, latitante da oltre 15 anni, reggente del clan, condannato all'ergastolo nel processo Spartacus, per concorso in omicidio di Vincenzo De Falco, per associazione per delinquere di stampo mafioso e per estorsioni nei confronti dell'azienda Parmalat. Sono state fermate dai Ros 8 persone, tra cui Giovanni Garofalo, occupante della villa in cui si stanno eseguendo gli scavi. I carabinieri sono convinti di individuare il covo del boss sulla base di una informazione raccolta sul territorio. Per ora gli scavi sono eseguiti con picconi e vanghe.

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