venerdì 5 aprile 2013

E' morta Regina Bianchi, grandissima del teatro napoletano


Roma. Regina Bianchi è morta oggi pomeriggio a 92 anni, nella sua abitazione a Roma. Si è spenta nel sonno Regina D'Antigny (questo il vero nome), indimenticabile interprete e tra le più apprezzate attrici del teatro napoletano, che era nata il primo gennaio del 1921. Figlia d'arte di genitori di origine francese, Regina Bianchi è stata una delle più apprezzate attrici del teatro napoletano. Si dice che Eduardo, guardandola in faccia, abbia riconosciuto in lei le fattezze della vera Filumena, che lui - del resto - aveva creato per sua sorela Titina.


Nata a Lecce il primo gennaio 1921, fece la sua prima comparsa in scena nata da pochi giorni. Negli anni della giovinezza seguì poi tutto l'iter dai piccoli teatri alle grandi compagnie primarie, scritturata a soli sedici anni da Raffaele Viviani prima e poi da Peppino, Titina e Eduardo De Filippo.



Quest' ultimo, negli anni '70, la volle poi al suo fianco nei panni di Filumena Marturano, che resta una delle sue interpretazioni più celebri, insieme a quelle per Sabato, domenica e lunedì, Napoli milionaria! e Questi fantasmi.



Legata in particolare al teatro napoletano, Regina Bianchi ha lavorato anche in grandi compagnie per spettacoli in lingua con registi che vanno da Ronconi a Zeffirelli. La qualità intensa e vera del suo recitare è stata spesso utilizzata anche dal cinema: tra i film che ha interpretato, Il giudizio universale (1961) di Vittorio De Sica, Le quattro giornate di Napoli (1962) di Nanni Loy, per cui vinse il Nastro d'argento, Kaos (1984) di Paolo e Vittorio Taviani e Il giudice ragazzino (1994) di Alessandro Di Robilant. Nella sua carriera anche serie tv come I grandi camaleonti di Edmo Fenoglio (1964) e Gesù di Nazareth (1977) di Zeffirelli. Nel 1996, per meriti artistici, è stata insignita del titolo di Grande Ufficiale della Repubblica.



Addio a Regina Bianchi, ultima musa di Eduardo

Si dice che, guardandola in faccia, Eduardo De Filippo abbia riconosciuto in lei le fattezze della vera Filumena, che lui aveva creato per sua sorella Titina. Oggi quel volto è solo un ricordo. Si è spenta nel sonno, nella sua abitazione di Roma, Regina Bianchi, indimenticabile interprete e tra le più apprezzate attrici del teatro napoletano. I funerali si svolgeranno lunedì mattina a Roma, nella parrocchia dei sacri Cuori di Gesù e Maria in Via Magliano Sabina, nei pressi di Piazza Vescovio.
DA VIVIANI AD EDUARDO – Figlia d’arte di genitori di origine francese, Regina D’Antigny (questo il vero nome) era nata a Lecce il 1° gennaio 1921. Fece la sua prima comparsa in scena nata da pochi giorni. Negli anni della giovinezza seguì poi tutto l’iter dai piccoli teatri alle grandi compagnie primarie, scritturata a soli 16 anni da Raffaele Viviani prima e poi da Peppino, Titina ed Eduardo De Filippo. Quest’ultimo, negli anni ‘70, la volle poi al suo fianco nei panni di “Filumena Marturano”, che resta una delle sue interpretazioni più celebri, insieme a quelle per “Sabato, domenica e lunedì”, “Napoli milionaria!” e “Questi fantasmi”. Legata in particolare al teatro napoletano, Regina Bianchi ha lavorato anche in grandi compagnie per spettacoli in lingua con registi che vanno da Ronconi a Zeffirelli.
IL CINEMA – La qualità intensa e vera del suo recitare è stata spesso utilizzata anche dal cinema: tra i film che ha interpretato, “Il giudizio universale” (1961) di Vittorio De Sica, “Le quattro giornate di Napoli” (1962) di Nanni Loy, per cui vinse il Nastro d’argento, “Kaos” (1984) di Paolo e Vittorio Taviani e “Il giudice ragazzino” (1994) di Alessandro Di Robilant. Nella sua carriera anche serie Tv come “I grandi camaleonti” di Edmo Fenoglio (1964) e “Gesù di Nazareth” (1977) di Zeffirelli.
GRANDE UFFICIALE – Nel 1996, per meriti artistici, la Bianchi è stata insignita del titolo di Grande Ufficiale della Repubblica dall’allora presidente Oscar Luigi Scalfaro. 

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