domenica 28 aprile 2013

Scioglimento a Giugliano, c'è attesa per i commissari


GIUGLIANO. Per iniziare il ‘nuovo corso’ della politica giuglianese e dell’amministrazione comunale si attende ora la nomina e l’insediamento della commissione straordinaria per i prossimi 18 mesi. Secondo alcuni potrebbero essere nominati a governare la città i viceprefetti Giuseppe Guetta, Fabio Giombini e il superpoliziotto Luigi Colucci, nomine che dovranno essere effettuate con un decreto del Presidente della Repubblica. Tempi stretti per la guida della città che da oltre sette mesi è diretta dal commissario prefettizio Maurizio Valiante, che si è insediato dopo le dimissioni dell’ex sindaco Giovanni Pianese a settembre. “Nella scorsa legislatura - dichiara Luisa Bossa, deputata Pd, componente della commissione parlamentare antimafia.- ho presentato varie interrogazioni, denunciando al Ministro dell’Interno, casi di sospetta collusione tra politici, imprese, burocrazia e camorra, citando circostanze precise, ed eventi. L’ho fatto su Giugliano, con i risultati di questi giorni.Denunciare significa puntare i riflettori su realtà territoriali dove il condizionamento dei poteri criminali è così alto da rendere difficile la vita economica, sociale e politica. Non dobbiamo lasciare soli quelli che, in queste città, conducono battaglia per la legalità. I commissariamenti straordinari possono essere una opportunità per consentire a quelle comunità di liberarsi”. Adesso si attendono i risvolti di tale decisione e gli arresti che ne dovrebbero conseguire. Intanto fioccano i primi avvisi di garanzia per alcuni dipendenti e tecnici comunali. A 72 ore dallo scioglimento del Comune di Giugliano si susseguono i commenti e le accuse. Una notizia che ha fatto in poco tempo il giro della città. Evento storico, in negativo, per la città in quanto è la prima volta nella storia della città che accade una cosa del genere. Mai Giugliano aveva ricevuto un commissariamento per camorra. Ora si attende la relazione che deve chiarire il tutto. La notizia era nell’aria da tempo, troppo tempo. La città era col fiato sospeso per la decisione che da ieri è stata ufficializzata dal ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri. In molti davano lo scioglimento quasi per sicuro. Altri, invece, condannavano le voci ritenute infondate. Fatto sta che oramai il commissariamento dell’Ente per camorra è certo e il voto slitterà al 2015. Secondo voci, infatti, il Comune di Giugliano sarebbe dovuto essere stato sciolto qualche settimana fa, insieme al Comune di Quarto, amministrazione sciolta per ingerenze con la criminalità organizzata. Appena pochi giorni fa la notizia della convocazione da parte della prefettura dei comizi elettorali in vista delle elezioni amministrative di maggio, manifesti affissi a cavallo con la Pasqua.


Verbali secretati. Esiste un verbale dedicato al ‘consiglio comunale’ e sul quale vige il massimo riservo da parte della magistratura. A raccontare gli affari e gli accordi con l’amministrazione comunale di Giugliano è il collaboratore di giustizia Giuliano Pirozzi. Dai verbali depositati e resi pubblici, è emersa la parte omessa dove il titolo è chiaro: “Consiglio comunale”. Ed per questo che le dichiarazioni del collaboratore di giustizia ha dato il ‘la’ per l’avvio delle indagini e la scoperta degli intrecci tra camorra e politica. Intrecci che, è ovvio, dovranno essere suffragati da prove e riscontri che - pare - ad oggi siano state già appurate. Prove e documenti che sono ora al vaglio dei pubblici ministeri della Dda che a breve potrebbero dar seguito alle dichiarazioni del pentito e mettere nero su bianco con l’invio di eventuali avvisi di garanzia per esponenti politici, dipendenti del Comune e imprenditori giuglianesi.
http://www.internapoli.it


Giugliano e lo scioglimento per camorra
GIUGLIANO. Gli uffici della casa comunale avevano chiuso da un’ora quando è giunta la notizia ufficiale dello scioglimento del Comune per camorra. Di certo non è stato un fulmine a ciel sereno. Erano oramai diverse settimane che si rincorrevano in città le voci di un possibile scioglimento per infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività dell’Ente. Il tam tam, negli ultimi giorni, è diventato sempre più insistente. “E’ inutile continuare a impegnarsi nella composizione delle liste, lo sanno tutti che non andrà al voto”, dicevano mercoledì mattina alcuni cittadini a pochi passi dagli uffici di corso Campano 200 commentando le voci che si rincorrevano sempre più insistentemente. In questi mesi in città si è respirato un clima surreale, che ha contribuito a creare confusione in un quadro politico di per sé già incerto. Alle 12 di mercoledì ancora nessuno dei papabili candidati a sindaco e al consiglio comunale aveva chiesto informazioni per la presentazione delle liste. Eppure mancavano solo tre giorni alla scadenza prevista per comporre le coalizioni e scegliere i candidati al consiglio e alla poltrona di primo cittadino. Sintomo del clima di grande incertezza che si respirava in città. I primi indizi su un possibile scioglimento si sono concretizzati con la nomina, il 28 settembre dell’anno scorso, della commissione d’accesso da parte dell’allora prefetto di Napoli Andrea De Martino, su indicazione del ministero dell’Interno (l’organo composto dal viceprefetto Giovanni Cirillo, dal primo dirigente Pasquale De Lorenzo del Commissariato di Giugliano-Villaricca e da Giuseppe Rocca funzionario tecnico del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche della Campania e del Molise) per “accertare eventuali condizionamenti ed infiltrazioni della criminalità organizzata nell’ambito dell’attività gestionale-amministrativa dell’Ente”. E’ la seconda volta che la commissione d’indagine fa visita al Comune di Giugliano. Il precedente risale al 2006. In quel caso non furono riscontrati i presupposti per lo scioglimento dell’amministrazione comunale per infiltrazioni della malavita organizzata. A dicembre è stata chiesta dagli 007 una proroga di altri tre mesi. Le indagini sono terminate a metà marzo. Sei mesi di accertamenti e audizioni serrate durante le quali sono state ascoltate oltre 100 persone tra politici, amministratori, imprenditori, persone della società civile informate dei fatti. Intanto proseguivano parallelamente le varie operazioni giudiziarie delle forze dell’ordine, corroborate dalle dichiarazioni di Giuliano Pirozzi, colletto bianco del clan Mallardo diventato collaboratore di giustizia. E anche sulle sue dichiarazioni, che avrebbero trovato riscontro in atti d’indagine, che è stato disposto lo scioglimento del Comune. E sembra quasi uno scherzo del destino che nel comunicato ufficiale diramato dal Consiglio dei Ministri venga disposto lo scioglimento del Comune di Giuliano in Campania. Quasi a mettere un marchio, un macigno sul passato amministrativo dell’Ente condizionato dalla camorra.
http://www.internapoli.it


Nessun commento:

Posta un commento