sabato 7 maggio 2011

Truffa dello specchietto ed estorsione: come difendersi

Da una lettera inviata a "Dillo al Mattino"
Salve mi chiamo Vincenzo ed ho 34 anni.
Vi scrivo per segnalarvi un tentativo di estorsione/truffa di cui sono stato vittima nei giorni scorsi.

Il mio intento è quello oltre che denunciare una pratica a quanto pare sempre più diffusa ,di mettere in guardia tutti i miei concittadini per scongiurare che possano essere vittime a loro volta di quanto è accaduto a me.
Ero al volante dell'auto di un parente che mi era stata prestata ,la macchina era appena uscita dal carrozziere e quindi senza neanche un solo graffio; logicamente io essendo al volante di un'auto non mia e per di più appena rimessa a nuovo ,guidavo con la massima attenzione.
Ad un certo punto mentre mi recavo presso casa mia in una curva in maniera inspiegabile ,urto o meglio cosi ho l'impressione ,con il mio specchietto laterale(lato passeggero) quello di un'altra auto che sembra essere parcheggiata sul lato della strada.
Essendo in città e guidando un'auto non mia ,andavo ad una velocità bassa ,fatto sta che il mio specchietto salta completamente come se invece di urtare un altro specchietto avesse urtato contro un palo di ferro.
Mi fermo pochi metri piu avanti per verificare quanto accaduto e torno indietro a recuperare il mio specchietto e a vedere se anche l'altra macchina avesse subito un danno.
Mentre mi accingo a tornare indietro ,noto che l'auto che ho presumibilmente colpito fa manovra stesso nel punto in cui io l'ho colpita, la cosa mi sembra strana e credo che probabilmente la causa per la quale l'ho colpita sia dovuta al fatto che il conducente dell'altra auto stesse uscendo dal parcheggio senza aver messo la freccia.
Arrivo all'auto colpita ed il conducente mi fa constatare subito che gli ho rotto lo specchietto , la macchina era un mercedes compressor anche se molto vecchio.
Io faccio le mie rimostranze dicendo che secondo me la colpa era sua in quanto stava facendo manovra ed era impossibile vista la velocità a cui andavo e la massima attenzione che prestavo alla guida ,che io non avessi calcolato bene lo spazio per passare e quindi di conseguenza lo avessi colpito seppur incidentalmente.
Logicamente il conducente non è daccordo ed inizia ad alterarsi seppur rimandendo entro certi limiti civili, tanto da indurmi a pensare che forse aveva ragione lui.
Per non dilungarmi troppo ,è conseguito che il conducente era disposto a farsi pagare il danno anche con la sola sostituzione dello specchietto rotto, cosi da evitarmi uno scatto di classe con l'assicurazione ed inoltre mi consigliava di ricomprargli lo specchietto non dal rivenditore mercedes , ma di prenderne uno falso in maniera da risparmiare.
A questo punto mi si accende la lampadina e mi rendo conto che per l'ennesima volta stavano tentando di truffarmi con la stessa dinamica.
La dinamica della truffa è la seguente e mi è capitata già due volte oltre questa, la prima circa 9 anni fu a Firenze , la seconda e la terza a Napoli: tutte e tre le volte gli individui che hanno tentato di truffarmi erano palesemente degli zingari, la prima volta a firenze sembravano dei veri e propi rom , mentre le due volte a Napoli erano quelli che definiamo zingari napoletani ,che non sembrano venire dall'est europeo , ma di quelli che hanno tutte le caratteristiche degli zingari solo che parlano molto bene il napoletano, per intenderci quelli che per esempio girano spesso a Mergellina con il pappagallino ammaestrato che prende un biglietto del lotto con tre numeri gia segnati sopra e ve lo da in cambio di un'offerta.
Questi individui che definire persone mi viene molto difficile, parcheggiano su strade a doppio senso di marcia e parcheggiano in maniera tale da ridurre la carreggiata , la tecnica è molto ben studiata nei dettagli e devo dire anche molto efficace , la mettono in pratica quando vedono passare un'auto che si incrocia con un'altra che arriva dal senso di marcia opposto e l'incrocio avviene nelle prossimità della loro auto, approfittando del fatto che il conducente deve prestare attenzione a due cose ,in primis al restringimento di carreggiata da loro causato e poi all'auto che viene nel senso contrario di marcia.
Ne consegue che seppur lo spazio è sufficiente a far passare contemporaneamente tutte e due le auto ,la macchina che passa al lato dei truffatori ,lo deve fare in maniera più radente ,loro non fanno altro che con un palo di ferro abilmente camuffato ,far saltare lo specchietto della vittima
Logicamente essendo una cosa che accade in movimento ,essendo che lo specchietto che viene colpito è quello del lato passeggero e di conseguenza ha una visuale parziale, essendo che l'ignaro conducente vittima è costretto a tenere un occhio sull'auto che viene in senso contrario ed un occhio al lato destro della strada, loro riescono a far credere che non si sia valutata la giusta traiettoria e il giusto spazio di transito e inducono la vittima a pensare di aver commesso un errore.
Una volta causato l'urto ,mettono in pratica la seconda parte della truffa che consiste nel chiedere subito il risarcimento dall'assicurazione , ogni volta dichiaravano di non essere del posto ma di trovarsi li solo di passaggio ,ogni volta erano di posti lontani ,a Firenze erano di roma , la prima volta a Napoli erano di Genova e l'ultima e terza volta sempre a Napoli erano di Angri.
Loro però non mirano ad ottenere un risarcimento dall'assicurazione , ma mirano ad estorcere soldi in contanti al malcapitato di turno.
La storia va avanti cosi come tutte le volte che capita un incidente di poco conto ,si cerca di trattare e di arrivare ad una risoluzione della cosa che possa non gravare su nessuno, il conducente vittima valuta che tutto sommato è meglio ricomprare lo specchietto anzichè fare una lettera che poi porterà ad un aumento incredibile sul premio assicurativo e quindi si giunge alla conclusione di risolvere la cosa in maniera privata.
Logicamente questi vanno sempre di fretta , non sono del posto ,hanno urgenza di andare via ,non possono andare da un ricambista a perdere tempo e vedere quanto costa uno specchietto, gia gli è capitato una volta e lo hanno pagato tot euro.
Il tot euro è sempre una cifrà alta , diciamo dai cento ai duecento euro, logicamente la vittima inizia un attimino a sentirsi bruciare ,è vero che il premio assicurativo sale alle stelle in caso di lettera ma è anche vero che mollare 100/200 euro cosi per uno specchietto fa molto male all'anima e al portafoglio.
La conseguenza è che la vittima cerca di trattare sul prezzo ,mentre il truffatore minaccia nel caso di non essere risarcito cosi come chiede ,di pretendere allora il risarcimento tramite assicurazione.
Il tutto si basa su di un gioco psicologico e loro sono molto bravi nel metterlo in atto , alla fine la vittima preferisce mollare i contanti anche perchè lo zingaro non volendo in realtà la lettera assicurativa ma bensì contanti suonanti,vedendo che il poveraccio di turno è titubante ,inizia ad accampare mille motivi più diversi per la quale la pratica risarcitoria sarebbe comunque difficile da mettere in pratica.
Ne consegue che l'individuo inizia a trattare sul prezzo e a scendere con le sue pretese ,testando di volta in volta la massima cifra possibile da estorcere.
La prima volta a Firenze da duecento euro che mi chiese lo zingaro ,glie ne diedi 20 dopo lunga trattativa , il tizio capì chiaramente che non avevo altro e che quindi era meglio prendersi venti euro in cambio di niente , se ne andò protestando e dicendo che con qui 20 euro si sarebbe fatto un panino.
La prima volta seppur avevo la sensazione che qualcosa non andava ,non ebbi la destrezza di rendermi perfettamente conto di quanto stava accadendo e purtroppo riuscii a realizzare di essere stato truffato solo qualche ora dopo dall'accaduto; è da specificare che in quel caso io al volante stavo mangiando un panino e forse fu quello che indusse lo zingaro a tentare la truffa ,pensando che fossi distratto.
La seconda volta invece essendo già navigato sono riuscito a cavarmela ;seppur consapevole che era la stessa truffa non potevo subito dire chiaramente cio che pensavo e sono riuscito a far desistere l'energumero nel momento in cui gli ho chiesto di mostrarmi la sua assicurazione; lui mi consegnò un tagliandino palesemente falso, al che io senza battere ciglio dissi che avrei preferito fargli la lettera e che avrei chiamato una volante per far fare i rilevamenti del caso......se ne scappò a razzo.
Purtroppo questa ultima volta la cosa è stata un pò più spiacevole ,pur resomi conto che era la stessa truffa di sempre , non ho avuto subito la possibilità di esserne certo, del resto la tecnica si basa proprio sul mettere il dubbio nella vittima di essere veramente responsabile del danno .
La conferma alla mia sensazione lo zingaro me l'ha data quando mi ha consigliato di comprare lo specchietto falso , è assurdo che un proprietario di una merceds seppur vecchia ,che subisce un danno ,invece di farsi ricomprare un oggetto originale cosi come quello che gli è stato rotto , consigli di farsi comprare uno falso per risparmiare cosi come ha fatto lui l'anno prima con l'altro specchietto .
Il consiglio che lo zingaro dà , lo dà solo per indurre la vittima a chiedere quanto ha pagato per comprare lo specchietto falso e cosi da stabilire una cifra di partenza da estorcere.
In quest'ultimo caso la cifra era di 140 euro , valutazione di un anno prima.
Io ormai certo di essere di nuovo vittima di questo tipo di truffa(neanche c'avessi la calamita per questi individui)non sapevo come regolarmi, perchè ad una prima occhiata ,il tagliandino dell'assicurazione che esponeva sul parabrezza l'auto zingara, sembrava essere originale.
Ho pensato che sarebbe stato complicato dimostrare che si trattava di truffa , al chè ho detto allo zingaro che non gli avrei dato i soldi ne gli avrei fatto la lettera e gli ho suggerito di farmi causa, al che lui si è iniziato ad alterare e ha iniziato a minacciarmi.
Ho deciso quindi di mettermi nella mia auto e di andarmene per la mia strada ,dicendogli di prendersi il numero di targa.
Così faccio e mi avvio verso casa mia ad una certa velocità , in quanto il tutto era avvenuto si in città , ma in prossimita dell'imbocco di una super strada a scorrimento veloce in cui i limiti di velocità sono molto più alti rispetto a quelli cittadini, quindi una volta imboccata la strada ho iniziata ad aumentare la velocità
Con mia sorpresa dopo poco vedo che il tizio ad altissima velocità mi insegue e mi raggiunge fino ad affiancarsi alla mia auto e imprecando mi intima di fermarmi, io sono titubante e gli urlo di rintracciarmi tramite il numero di targa e di farmi causa, al che lui inizia a stringermi sul lato destro della carreggiata obbligandomi a fermare la corsa , li nel bel mezzo della superstrada.
Al quanto innervosito per tutta la storia scendo dalla macchina non in pieno possesso delle mie facoltà e non so quale santo mi abbia mantenuto dal fare qualcosa di cui mi sarei potuto pentire amaramente; logicamente lo zingaro era anche lui arrabbiato o cosi pareva essere, perchè alla fine dei fatti oltre a minacciarmi ancora e dire che me l'avrebbe fatta pagare , si è limitato a dire "pensavo che tu fossi un bravo ragazzo" ed io g li ho risposto"no pensavi che fossi un fesso è diverso" , in realtà però lui non voleva fare altro che continuare la truffa, diciamo cercare di ricucire un minimo di rapporto civile per indurmi a pagarlo.
A quel punto consapevole che la cosa si stava mettendo male , gli ho detto di prendersi anche i dati dell'assicurazione che io mi sarei preso i suoi ; il furbetto allora dice a quella che spacciava per sua moglie"incinta" di darmi il biglietto con i suoi dati che aveva già preparato mentre lui si sarebbe preso i miei dalla mia auto.
Io logicamente imbestialito per quella che ero sicuro al cento per cento essere una truffa ma che mio malgrado si stava mettendo male per me ,dico che il biglietto suo non lo voglio e che me li prendo da solo i dati ...lui insiste per darmi il biglietto ,ma io me ne frego e vado a prendermi i dati sulla sua auto.
Prendo numero di targa e poi vado verso il tagliando dell'assicurazione , al che la presunta moglie incinta,che aveva tra l'altro tutta l'aria di essere minorenne , prova a distrarmi chiamandomi e chiedendomi perchè io me ne fossi a suo dire scappato e per di più ad alta velocità....il tutto era mirato affinchè non leggessi bene il tagliando dell'assicurazione.
Me ne strafrego della presunta moglie incinta e continuo a segnarmi il nome dell'assicurazione indicata sul tagliando, poi guardo la data di scadenza e vedo che è 01/06/11.....non so se sia stato sempre lo stesso santo di prima che mi ha impedito di fare qualcosa di brutto ,ma fatto sta che mi accorgo quasi quando ormai mi stavo allontanando dall'auto ,che quel 06 che indicava il mese di giugno come data di scadenza , era in realtà uno 05 modificato a penna !!!!
Ecco!! quello che cercavo!! la prova che il tutto era una misera e bastarda truffa.....urlo subito allo zingaro che la sua assicurazione è scaduta e lui protesta dicendo che non è vero ; al che gli dico chiaramente che l'ha contraffatta con la penna e gli dico pure che di truffe cosi ne avevo gia subite due , minaccio allora di chiamare una pattuglia dei carabinieri ; lo zingaro con presunta moglie minorenne incinta ed un bambino che stava sempre insieme a loro e che suo malgrado aveva corso il rischio di ritrovarsi vittima di un incidente ad alta velocità su quella superstrada per l'ambizione di riuscire ad estorcere un centinaio di euro di quel bastardo, si sono messi in macchina e se la sono data a grande velocità
Adesso dico io a parte che avendo un tagliando non solo scaduto ma anche contraffatto e quindi già questo è prova che si trattava di una truffa, se qualcuno subisce un danno e chi lo ha causato dichiara di non volerlo risarcire e per dire si mette in macchina e se ne va via , non è interesse di questo qualcuno una volta riuscito a riacciuffare il responsabile del danno chiamare lui una pattuglia dei carabinieri?
dopo di ciò sono andato in un commissariato della polizia per fare denuncia ma li mi è stato detto che non c'erano gli estremi e che era meglio fare una querela ,di cui logicamente mi riservo la possibilita di fare.
una volta giunto a casa cerco su internet l'assicurazione che avevo preso dall'auto del bastardo e mi rendo conto che in Italia non esiste e a quel nome corrisponde un non ben chiaro gruppo finanziaro con sede in non so quale paese.
Sono conscio di essere stato molto lungo nel raccontare i fatti , ma è necessario far capire quanto meglio possibile la dinamica di questa truffa che si basa sempre sullo stesso modus operandis ma che viene arricchita e variata di volta in volta in base all'individuo che la mette in pratica.
Sicuramente molte altre persone hanno subito la stessa cosa e commenterano raccontando le proprie esperienze, quello che io posso consigliare basandomi sull'esperienza che ho purtroppo accumulato dopo questi tre episodi è che in ogni caso quando si ha la sensazione che qualcosa non quadra o che la dinamica è simile a quella da me narrata , sia conveniente prendersi i dati dell'auto zingara e poi chiamare una pattuglia della polizia .
Le strade da percorrere sono due , o si chiama la polizia cercando di non farlo capire al bastardo di turno ,oppure lo si dice chiaramente ,sperando che questo si metta in fuga.
Purtroppo so anche di episodi analoghi in cui dopo il finto urto dello specchietto la seconda parte della truffa viene messa in atto in maniera piu violenta ,intimidendo la vittima con minacce ,con presunte parentele di famiglie malavitose,con affermazioni di essere carcerati in permesso e via dicendo...so purtroppo anche di gente che è stata obbligata a recarsi ad un bancomat accompagnata dal truffatore per risarcire il danno con moneta contante.
Quello che posso aggiungere per mettere i guardia i miei concittadini è che questo tipo di truffa avviene quasi sempre quando si è soli in macchina ,che i truffatori non hanno mai i documenti in regola , che sono sempre palesemente zingari, che non sono mai soli in macchina, hanno sempre qualcuno con loro.
Spero di poter essere stato utile nel raccontare questa mia esperienza negativa , con la speranza che quanto prima questi energumeri possano fare conoscenza approfondita delle patrie galere e che episodi cosi spiacevoli non si ripetino più.
Vi prego pubblicatela!
Grazie .
Distinti saluti.
Vincenzo

1 commento:

  1. Anche io mi sono imbatutto in due truffe dello specchietto. La prima, circa due anni fa, vedeva come protagonisti uno zingaro e una donna incinta, con una alfa 145, mi ha costretto ad andare al bancomat e pagargli 30 euro. La secondo a ottobre 2012 mi è capitata sul strada extraurbana che costeggia l'aeroporto di capodichino per imboccare la tangenziale direzione pozzuoli. Un brutto ceffo, a bordo di una megane stationwagon cerca di sorpassarmi nel momento in cui la carreggiata si restringe, io me ne accorgo, perchè sono un tipo molto attento, è noto che con una sterzata brusca mi tocca lo specchietto retrovisore con il suo. Il mio specchietto non si muove proprio, mentre il suo cade in frantumi. Mi blocca e mi urla "ma comm a puort a machin" e mi minaccia. La prima richiesta risarcitoria è stata di 240€. Io avevo capito tutto e gli dissi dapprima che gli avrei firmato il CID e che ci avrebbe guadagnato di più, ma lui rifiuta. Poi gli ho detto che volevo chiamare la polizia per fare i rilievi così da dargli ragione in modo ufficiale. Rifiutato anche questo, gli dissi che gli avrei aggiustato la macchina dal carrozziere. Il truffatore disse che era inutile perché la doveva portare lui per un altro problema. Il mio obiettivo era quello di uscire dalla tangenziale e immettermi in un luogo trafficato. Gli dissi che non avevo contante, che potevo farmeli dare usciti dalla tangenziale, che ero dispiaciuto, tanto che finsi una telefonata quasi in lacrime chiedendo disperatamente dei soldi. Il truffatore ci è cascato e si è fidato di me. CI siamo messi in cammino e mi scortava quasi incollato al mio paraurti, all'uscita della tangenziale, l'illuminazione. Io avevo il telepass e lui ovviamente no. GLi dico che l'avrei aspettato subito dopo l'uscita, nel frattempo prendo il numero di targa. Lui ci casca e si mette in coda per pagare il casello, io invece faccio perdere le mie traccie. Ho fatto anche la visura pra di quella targa, ma onestamente ho avuto paura di fare la denuncia, per i motivi che tutte le persone per bene possono immaginare. Vi dico solo una cosa, fingete di esserci cascati, di non avere soldi dietro e che assolutamente dovete andare a prenderli per terrore dell'assicurazione. A quel punto chiamate le forze dell'ordine.

    RispondiElimina