venerdì 19 dicembre 2014

Camorra, sequestrati beni per due milioni ad imprenditore del clan Fabbrocino

Beni per due milioni di euro sono stati sequestri all’imprenditore Antonio Francesco Massa, detto “Massitiello”, condannato dal Tribunale di Napoli per associazione camorristica nel 1999 per i collegamenti al clan Fabbrocino. Posti sigilli a due appartamenti tra Pomigliano d’Arco e San Gennaro Vesuviano e sequestrate quote intestate ai figli di una società con 15 pullman e una ditta individuale per il commercio al dettaglio e di relativi beni aziendali.

LE ACCUSE DEI PENTITI – Imprenditore del settore autotrasporti, Massa è stato accusato anche da diversi boss pentiti, come Pasquale Galasso («faceva il presidente dei commercianti, perché doveva portarli a Mario Fabbrocino per farli estorcere») e Carmine Alfieri («fa parte del gruppo di Mario Fabbrocino, familiare prescelto da Mario per portargli “ambasciate”»).
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