martedì 14 ottobre 2014

Sant'Antimo. Sfila la protesta pacifica degli studenti del Moscati

SANT'ANTIMO. Si è svolta ieri mattina, lunedì 13 ottobre 2014, la bellissima e pacifica manifestazione degli studenti, dei docenti e dei genitori dell’ISTS “G.Moscati di Sant’Antimo. Dopo l’assemblea degli studenti, alle 10 si è mosso il corteo che ha visto la partecipazione di tutti le componenti dell’Istituto, alla volta del Comune di Sant’Antimo, dove si è avuto un incontro dei rappresentanti delle tre categorie con il Vicesindaco con delega alla Pubblica Istruzione dott. Corrado Chiariello, in assenza del Sindaco impegnato in un improrogabile consiglio comunale.

All’origine della protesta la decisione delle autorità competenti, a giugno 2014, di impedire l’accesso ai locali della succursale del Moscati, per motivi di sicurezza. La succursale non è stata ritenuta idonea ad accogliere un cospicuo numero di alunni, quale è quello dei frequentanti fino al momento di tale decisione, senza che vengano effettuati lavori di ristrutturazione e messa a punto degli impianti.

Dopo un’estate estenuante, in cui il Dirigente Prof. Giuseppe Pagano e i suoi collaboratori hanno cercato tutte le strade per garantire un regolare svolgimento delle lezioni a inizio dell’anno scolastico imminente, soprattutto con gli interlocutori istituzionali quali sono la Provincia e il Comune, nulla di fatto si è profilato all’orizzonte. Ecco che l’anno scolastico è iniziato e docenti, alunni, genitori e personale ATA si sono visti catapultati in un doppio turno alternato per le diverse sezioni della scuola.

Grande è il disagio per lavoratori e studenti. Gli alunni del turno pomeridiano, a settimane alterne, sono costretti a saltare il pranzo o farlo in orario improbabile per una corretta alimentazione. Manca la concentrazione dovuta, nelle ore pomeridiane, molti studenti non sanno come conciliare i loro impegni, talvolta lavorativi, con questa nuova situazione, i genitori non sanno come accompagnare i loro figli.

I rappresentanti della scuola, consapevoli di non poter chiedere l’impossibile, hanno voluto tuttavia far sentire la loro voce e presenza, chiedendo al Comune di Sant’Antimo di attivarsi più che in passato per reperire locali adatti ad accogliere alcune classi, almeno fino a quando non saranno pronti quelli della succursale, sui cui lavori è competente la Provincia. Ecco che inizia per i ragazzi l’altalena degli interlocutori istituzionali: martedì 14 ottobre infatti, i rappresentanti degli studenti si recheranno nella sede della Provincia di Napoli per affrontare il discorso della ristrutturazione non solo della succursale ma anche della sede centrale dove, se non fossero fermi da anni i lavori in corso, se da tempo il piano terra non fosse stato lasciato il “cantiere” che è diventato, ora non ci sarebbe penuria di spazi, per una scuola che vanterebbe tutto quanto serve per fare davvero la “buona scuola, a prescindere e oltre gli altisonanti e retorici paroloni dei documenti che ogni governo e Ministro dell’Istruzione ci vuole propinare!

La buona scuola è fatta di diritto alla cultura, diritto all’educazione, diritto agli spazi della cultura. La buona scuola è diritto alla cittadinanza attiva, quella che gli studenti del Moscati hanno voluto affermare con forza e senso di responsabilità. Questo è uno dei frammenti della “buona scuola”. Bisogna avere un luogo per studiare, un luogo per crescere, un po’ come avere…”una stanza tutta per sé”. Chissà se tutto questo sarà oggetto di valutazione per “promuovere” i docenti della buona scuola! …Rispondi all’appello: presenti!
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