martedì 28 ottobre 2014

Sant'Antimo. Proteste per un nuovo ripetitore vicino ad una scuola

SANT'ANTIMO. Preoccupazione per l'installazione di un ripetitore per la telefonia cellulare, nei pressi della scuola dell'infanzia "C'era una volta" in Corso Europa. Domenica, quando la struttura era chiusa, un gruppo di operai ha innalzato un traliccio metallico e posizionato delle antenne sopra di esso. I residenti della zona si sono fiondati in municipio per chiedere se ci fossero tutte le dovute autorizzazioni per montare l'antenna di ricezione sul suolo dell'immobile che affaccia sulla vicina scuola materna. I primi lavori al manufatto abbandonato, dove in passato sorgeva una distilleria, sono cominciati a giugno e nella zona pensavano che si stessero apportando migliorie per aprire una nuova attività commerciale. Solo in questi giorni invece si è scoperto che si stavano mettendo a punto i piani per posizionare un nuovo ripetitore in zona, senza che nessuno dei residenti ne fosse a conoscenza. Monta quindi la protesta, anche per la minaccia che le onde elttromagnetiche possano investire per parecchie ore al giorno sia i residenti dell'are, sia i piccoli della vicina scuola. Le mamme di questi ultimi stanno seriamente pensando di ritirare i figli dalla struttura, dove studiano decine di alunni del centro cittadino. Negli altri comuni sono nati nel tempo vari gruppi che si oppongono alla costruzione di questi impianti, soprattutto a Calvizzano, Marano e Villaricca, anche con azioni tese a fermare gli operai inviati per ultimare i lavori. Gli utlimi casi di antenne "selvagge" a Qualiano, dove l'immobile su cui sorge è sotto inchiesta per le autorizzazioni a costruire un sottotetto, a Calvizzano, dove tanti manifestanti hanno fermato l'installazione di un traliccio sopra un fabbrica di frigoriferi e a Marano dove associazioni e partiti ambientalisti stanno cercando di fermare i lavori di un nuova antenna in un fondo agricolo della frazione San Rocco.
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