mercoledì 8 ottobre 2014

Camorra, sequestrati beni per 40 milioni a un imprenditore vicino ai Casalesi

Per vent’anni sarebbe stato un “dominus” di numerose attività imprenditoriali del clan dei Casalesi. A Michele Patrizio Sagliocchi, imprenditore di Villa Literno operativo nel settore petrolifero ed immobiliare, sono stati sequestrati beni patrimoniali per un valore di circa 40 milioni di euro. Coinvolti anche la moglie ed i figli di Sagliocchi e quattro amministratori di società collegati all’imprenditore casertano.

GLI ASSEGNI – L’imprenditore avrebbe corrisposto alle fazioni Zagaria e Bidognetti ingenti somme di denaro attraverso il cambio di assegni che gli veniva richiesto di volta in volta; insomma, una sorta di interazione paritetica tra Sagliocchi e la consorteria criminale che si traduceva in favori e protezioni. Le operazioni di cambio assegni venivano svolte con una tale indifferenza da non preoccuparsi minimamente della provenienza illecita degli stessi così da inserire nel circuito legale contanti provenienti dai propri conti correnti. 

SPEREQUAZIONE TRA ENTRATE E USCITE – Individuata una evidente sperequazione tra le entrate e le uscite di Sagliocchi. Tra l'altro, questa disparità ha assunto maggior valore considerando che è frutto di patrimonializzazione “occulta” di ingenti capitali per contanti, attraverso l'acquisto di immobili e terreni, anche con il pagamento in “nero” del corrispettivo pattuito. 

RICICLAGGIO – Approfondite anche una serie di segnalazioni per operazioni sospette previste dalla normativa antiriciclaggio nelle quali sono state evidenziate numerose anomalie su movimentazioni finanziarie risultate prive di qualsiasi giustificazione. 

I BENI SEQUESTRATI – L’operazione, effettuata dalle guardie di finanza di Formia, ha portato al sequestro di disponibilità finanziarie per circa 8 milioni di euro costituite da conti correnti bancari, conti postali, libretti di deposito, titoli e rapporti assicurativi, un'imbarcazione di lusso, 14 automezzi e l'intero patrimonio societario di varie società attive nelle province di Napoli e Caserta. Sottoposte a sequestro anche partecipazioni in sei società nelle province di Napoli, Caserta e Benevento ed una con sede a Malta. E poi, 123 tra immobili, terreni e fabbricati: a Formia è stato sequestrato un fabbricato acquistato ad un'asta fallimentare, per un valore di circa 600.000 euro, lasciato in locazione ad un centro medico diagnostico, a Roma tre unità immobiliari a Trastevere, a Caserta il Palazzo Alois e a Napoli il Cinema Posillipo.
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