venerdì 6 aprile 2012

Manifesti con le foto degli incivili: la campagna choc del sindaco

di Titti Esposito
CASTELLAMMARE - Un cane che fa i bisogni in un giardino pubblico mentre il padrone lo guarda; una ragazza che imbratta una panchina con scritte dedicate alla propria storia d’amore. Sono le prime foto-choc affisse negli spazi comunali che annunciano la campagna per il rispetto delle regole lanciata dal sindaco Bobbio. Dopo il regolamento comunale che dava indicazioni contro malcostume e atteggiamenti vandalici, il primo cittadino ci riprova, con immagini eloquenti ed indicative di uno stile di vita «abusivo».

Un’azione di sensibilizzazione e informazione, che periodicamente, come spiega lui stesso, troverà spazio sui muri cittadini. A partire da ieri, quando le locandine con tanto di foto denuncia sono comparse nei pressi della villa comunale. Tre scatti, presi in prestito dal sito on line dell’associazione Arenile stabiese pulito (che da tempo ha «adottato» i viali, le panchine ed il lungomare con iniziative e progetti di recupero e sistemazione degli spazi pubblici), che sono solo i primi di una lunga serie per una «Castellammare, pulita, accogliente e ospitale».

«Grazie agli amici dell'associazione Asp - scrive in una nota il sindaco - che svolgono una preziosa attività di volontariato, come sentinelle sulla nostra passeggiata in riva al mare, stiamo avviando un percorso perchè tutti capiscano cosa significa violare una regola». Un programma di civilizzazione necessario, a detta del primo cittadino, per rieducare e correggere i maleducati e teppisti di turno proprio fotografandoli in flagranza di reato (ma tutelando la privacy con la copertura parziale del viso) chiedendo al contempo la collaborazione dei «cittadini onesti».

«L’atteggiamento di alcuni individui va marginalizzato - continua Bobbio - perchè sono assolutamente inaccettabili atteggiamenti come l’imbrattamento di una panchina o l’utilizzo del verde pubblico per lasciare gli escrementi dei propri animali domestici. Le regole, anche quelle di base, sono fondamentali per una città pulita e vivibile».

Entusiasmo e critiche nei messaggi on line. «Caro sindaco - scrive Antonio - ho molto apprezzato questa campagna di sensibilizzazione contro gli incivili, avessi anch’io un sindaco come lei nella mia città». Diverso il parere di Dorvyd Roy. «I problemi della città sono altri, non la villa con le cacche dei cani: fare demagogia per la poltrona non è la strada giusta, prendendosela con i venditori di mimose l’8 marzo, o lasciando i chioschi senza vita».
http://www.ilmattino.it

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