giovedì 19 aprile 2012

Elisa Mantin: «Roberto Saviano est une rock star»

Planète + [emittente televisiva privata francese ndt] ha presentato in prima serata venerdì 9 marzo l’ultimo film di Elisa Mantin, “Roberto Saviano, uno scrittore minacciato di morte dalla camorra”. La regista vi incontra l’autore di Gomorra, il best-seller che denuncia la lunga mano criminale della mafia napoletana sull’economia italiana e mondiale.
Elisa Mantin mostra un debole per le personalità carismatiche e controverse. Dopo aver realizzato due documentari sul romanziere Salman Rushdie, minacciato da una fatwa in seguito alla pubblicazione dei suoi Versetti Satanici, dedica un film a Roberto Saviano. “In Italia è un eroe, una rock star, un sacerdote. Attira le folle e dà nuova speranza ad una gioventù che non si riconosce nei partiti politici di oggi. Si lascia travolgere dalla sua lotta ” dice la regista. E per una buona ragione: Roberto Saviano è stato condannato a morte dal clan dei Casalesi dopo la pubblicazione nel 2007 di Gomorra, un libro in cui descrive minuziosamente la camorra, i suoi crimini organizzati, le sue ramificazioni internazionali e la sua lunga mano criminale nell’economia italiana e mondiale. A ciò si aggiungono anche il traffico di droga, di prostituzione, di armi o ancora di rifiuti tossici orchestrato dal temibile clan dei Casalesi, il cui fatturato ammonterebbe a 30 miliardi di euro all’anno.
Difensore incondizionato della libertà di espressione, Saviano è uno delle poche persone che ha osato violare il codice di omertà intorno alla mafia napoletana: “Per orgoglio, il clan non lo perdonerà mai. Se il libro non avesse avuto successo, la storia sarebbe stata seppellita. Ma diventando un bestseller ha gettato luce sulle loro attività illecite. Invece la camorra vuole rimanere nell’ ombra. Per loro è un fatto imperdonabile. La mafia non dimentica “, ha detto Elisa Mantin. Vittima suo malgrado del successo del suo romanzo, che ha venduto diversi milioni di copie ed è stato tradotto in 42 lingue, “il condannato” continua la sua lotta contro la mafia, accumulando conferenze stampa e one-man show. Per oltre tre settimane di riprese in Italia, Elisa Mantin lo ha accompagnato ovunque, percorrendo fino a mille chilometri al giorno. Durante questo viaggio “estenuante”, ha anche ricevuto numerose testimonianze di persone vicine a Saviano, tra cui il suo ex professore universitario che continua a mettere in guardia il suo protetto: “Una pallottola non costa nulla a quelli.


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