mercoledì 23 luglio 2014

In carcere i fratelli dell'on. Cesaro: Aniello e Raffaele

SANT'ANTIMO. Carcere per Aniello e Raffaele Cesaro, gli imprenditori fratelli del deputato di Forza Italia, Luigi Cesaro, colpiti questa mattina da una misura di custodia cautelare nell'ambito di una inchiesta su appalti truccati al Comune di Lusciano e rapporti tra imprenditori, politica e camorra. Uno dei due fratelli, Aniello, lo scorso 26 maggio fini' nel registro degli indagati in un'indagine condotta dal procuratore Francesco Greco riguardante lavori di ristrutturazione presso un centro medico di Sant'Antimo riconducibile ai Cesaro che una ditta edile, di cui Aniello era il rappresentante legale, avrebbe dovuto effettuare. Secondo la procura di Napoli Nord, nonostante le fatturazioni (e le dichiarazioni fiscali ritenute dagli inquirenti infedeli del 2008 al 2011) i lavori non sarebbero mai stati realizzati. In quell'occasione, all'imprenditore furono sequestrati beni per un valore di 4,2 milioni di euro. Per il provvedimento odierno, i due fratelli dell'ex presidente della Provincia di Napoli sono assistiti dall'avvocato Paolo Trofino. (fonte: Agi)

Appalti e legami con i casalesi: Luigi Cesaro rischia l'arresto

SANT'ANTIMO. La DDA di Napoli ha inviato alla Camera dei Deputati la richiesta d'arresto nei confronti del deputato Forza Italia, Luigi Cesaro, ex presidente della Provincia di Napoli. Cesaro è al centro di un'inchiesta su presunte irregolarità nella concessione di appalti del Comune di Lusciano (Caserta) a ditte legate al clan dei Casalesi. L'inchiesta si basa, in particolare, sulle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Luigi Guida, che ha guidato per lungo tempo la fazione Bidognetti del clan dei Casalesi. Secondo l'ipotesi accusatoria, numerosi appalti pubblici sono stati assegnati illegalmente a ditte vicine al clan, con l'estromissione forzata di imprese concorrenti. Tra gli appalti sospetti c'è quello per la costruzione di un impianto sportivo a Lusciano. Nell'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto di Napoli Giuseppe Borrelli e dai sostituti Antonello Ardituro, Giovanni Conzo, Marco Del Gaudio e Cesare Sirignano, sarebbero coinvolti ex amministratori pubblici, l'ex consigliere regionale Nicola Ferraro e alcuni fratelli del deputato. Cesaro in passato è stato coinvolto in un'altra inchiesta legata alla nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo, con condanna in primo grado e assoluzione in Cassazione. È stato anche coinvolto dell'indagine sulla costruzione di un centro commerciale a Villa di Briano. (fonte: RaiNews24.it)


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