sabato 28 settembre 2013

Giugliano scende in Piazza. Grande corteo contro l'inceneritore e in difesa del diritto naturale a vivere


#werestart
Il corteo che prende il nome del hashtag riempie la piazza e sfila per Giugliano.

Giugliano. Il corteo organizzato da liberi cittadini giuglianesi, ha radunato gente dalle più disparate zone dell' agro aversano e dei comuni limitrofi. La marcia che ha avuto inizio a piazza Matteotti, ha percorso per le vie cittadine con alcuni momenti in cui si sono susseguiti brevi momenti di flash mob, dove tutti i partecipanti posizionavano le mani sulla bocca o sugli occhi. Il corteo. Tanta la gente che , secondo programma, ha attraversato corso Campano, via Licante, via Palumbo e via Roma, ritornando al punto di partenza. A partecipare c'erano molti giovani, soprattutto i collettivi studenteschi degli istituti superiori e altrettante associazioni. Già nei primi minuti la piazza si è affollata di gente, membri di associazioni, comitati e perfino di tifosi. Il corteo ha visto in prima linea i bambini, vittime innocenti di questo biocidio annunciato. Molti hanno indossato maglie che rappresentavano il proprio dissenso nei riguardi nella costruzione contro l'inceneritore e in difesa del loro diritto naturale a vivere. A scortare i manifestanti ci sono state due blindati della polizia di stato e diversi vigili urbani.

La piazza.
Fin dai primi minuti la piazza è stata letteralmente assaltata da migliaia di persone che hanno atteso l'inizio del corteo. Alla conclusione della marcia, si è tenuto un breve sit-in dove don Patriciello, alle spalle di molte foto che rappresentavano le giovani vittime di tale disastro, ha pronunciato alcune parole, incitando i cittadini a continuare la battaglia:" Il popolo ha cambiato la storia e possiamo cambiarla anche noi!". Ad intervenire anche una giovane mamma, che con una lettera, ha espresso il profondo e incolmabile vuoto che molte madri hanno subito con la perdita dei loro figli.

Gli appuntamenti.
La lotta non si ferma ed ora si punta al corteo di domani a Casal di Principe e alle assemblee pubbliche di domenica, che vedrà coinvolte le due città più colpite: Aversa e Giugliano.

«Siamo in diecimila», sfila per le strade di Giugliano il corteo contro l'inceneritore
GIUGLIANO. "Siamo in diecimila" annunciano gli organizzatori del corteo di Piazza Matteotti (simbolo della protesta) contro l'inceneritore di Giugliano. Per la questura sono 6mila (al massimo 7mila) ma sono stati veramente tanti, tantissimi, i partecipanti alla manifestazione che, verrà ricordata sicuramente per essere la più partecipata di sempre. Giugliano c'è. Ma non solo. C'è il territorio di Napoli nord che non vuole più sentir parlare di nuovi impianti per lo smaltimento dei rifiuti. Al corteo hanno preso parte gli abitanti di Napoli nord. Stavolta non c'erano solo i comitati ambientalisti e le associazioni, ma i cittadini venuti da ogni parte. Qualiano, Villaricca, Marano, Mugnano, Melito, Sant'Antimo, Calvizzano e poi ancora dalla fascia costiera, da Caivano (c'era Don Patriciello), Aversa, Acerra e l'elenco diventerebbe davvero lunghissimo a nominarli tutti. Niente slogan strillati. Il corteo silenzioso si è snodato a partire dalla piazza diventata simbolo della protesta contro l'inceneritore, Piazza Matteotti appunto, e si è diretto sul Corso Campano. Prima tappa: il Municipio. Appena qualche minuto di sosta e poi è ripartito verso Piazza Annunziata per dirigersi su Via A. M. Pirozzi. Un fiume di gente. In molti si sono accodati strada facendo, ecco perché la questura, appena il corteo ha mosso i primi passi ne ha contati "solo 3.500", poi ha corretto il tiro e prima di arrivare in Piazza Gramsci ha annunciato che a prendere parte alla manifestazione sarebbero stati circa 6mila partecipanti. C'erano anche le scuole, a partire dai bambini delle elementari, quelli delle medie fino agli studenti delle scuole superiori: i ragazzi dell'Itis, del De Carlo, del Cartesio e quelli del Marconi. Forte la presenza di cittadini provenienti dalla fascia costriera che nelle ultime settimane hanno vissuto un momento molto particolare anche a causa della mancata raccolta dei rifiuti. Tanti striscioni, cartelloni, volantini, magliette: #werestart (ripartiamo) l'hash tag usato da Twitter e da Facebook per comunicare sui social network è un po' il simbolo di questo corteo. «A questo punto non credo che l'inceneritore si farà» affermano molti dei partecipanti, «siamo veramente tanti e ci devono ascoltare». Non è come le altre volte. Mai una manifestazione a Giugliano ha visto così tanta partecipazione. Il corteo ha fatto ritorno in Piazza Matteotti dove sono stati dati alcuni annunci e ha preso la parola anche il parroco di Caivano Don Patriciello, diventato un po' simbolo "nazionale" delle proteste in "Terra dei fuochi".

Grande partecipazione popolare. Il segnale che la gente ha compreso quello che sta accadendo sul territorio del Giuglianese viene proprio dalla massiccia adesione all'iniziativa. Nemmeno gli organizzatori si aspettavano una partecipazione così numerosa. Il colpo d'occhio per chi ha visto il corteo dall'alto è stato "impressionante". «Il corteo era lungo quasi quanto Via A. Palumbo» ha detto chi si è affacciato dai balconi. Si sono mossi davvero in tanti: le scuole, la chiesa, ma soprattutto tanti cittadini "attenti" e "informati". Molto applaudito l'intervento delle "madri di Acerra" che hanno sfilato mostrando le foto dei loro figli morti di tumore.

La Regione apre ad un'alternativa. Oggi oltre al corteo, si combatteva un'altra lotta, presso gli uffici della Regione, dove da un lato c'erano le istituzioni locali e dall'altro lato le istituzioni regionali. Nel corso dell'audizione della commissione regionale per le bonifiche, è stata presa in considerazione la possibilità di cambiare il progetto e puntare su tecnologie alternative all'inceneritore. Dello stesso avviso anche il Governo che, attraverso il Ministro Orlando, ha istituito una commissione speciale per studiare tutte le alternative possibili. Tra poco meno di due settimane si potrà conoscere l'esito dello studio e capire quali sono le vere intenzioni di Governo e Regione Campania. Ma le "aperture" vengono giudicate "positive", a riguardo infatti, c'è un discreto ottimismo.

Il "Bando" incombe. Il bando per la costruzione dell'inceneritore, però, incombe. Il prossimo 11 ottobre dovranno essere aperte le (eventuali) buste contenenti le "offerte" delle società interessate alla costruzione dell'inceneritore. Per molti c'è la convinzione che nessuno si presenterà. L'unica in grado di fare un'offerta, secondo gli esperti, è l'Enel. Servono infatti 316 milioni di euro per progettare e costruire l'impianto, ai quali vanno aggiunti altri 25 milioni solo per la gestione del primo anno. Una cifra esorbitante. Chi decide di "investire" nel progetto, però, dovrà fare i conti anche con gli "umori" del territorio. La protesta di questa sera, infatti, è un chiaro segnale: "i cittadini di Giugliano e dei comuni limitrofi, non resteranno di certo a guardare".




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