sabato 28 settembre 2013

Arrestato all'ospedale di Giugliano l'ultimo reggente del clan Mallardo

Era latitante dal 2009. Gli agenti di polizia lo hanno identificato nel letto dell'Ospedale San Giuliano dove si era fatto ricoverare.

GIUGLIANO. Un altro duro colpo al clan Mallardo. Continua la "stretta" delle forze dell'ordine sui componenti dell'organizzazione criminale ancora "in giro". Questa mattina è stato arrestato Mauro Moraca, l'ultimo reggente del clan Mallardo. Gli agenti di polizia del commissariato di Giugliano l'hanno rintracciato, dopo che Moraca si era recato all'ospedale San Giuliano per farsi curare, registrandosi a suo nome. Il latitante, genero di Feliciano Mallardo, già in carcere, è destinatario, insieme al nipote di Feliciano Mallardo, Carlo D'Alterio, di una misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione ed intestazione fittizia di beni. Il nome di Mauro Moraca compare in diverse inchieste delle forze dell’ordine contro il clan Mallardo. Nel novembre 2012 fu identificato come organizzatore del settore estorsioni per conto del gruppo criminale e destinatario, insieme ad altre quattro persone, di una ordinanza cautelare nell’ambito di una inchiesta che aveva portato alla luce un giro di estorsioni, intestazioni fittizie di beni e persino l’imposizione ai commercianti di una determinata marca di caffè. “Moraca Mauro, - si legge nell’ordinanza dell’operazione Crash, eseguita dal Gico di Napoli su disposizione della Dda, - è risultato essere un organico componente del clan Mallardo con le seguenti funzioni, tutte realizzate alle dirette dipendenze e sotto l’immediata vigilanza del sodale di rango inferiore a Feliciano, di cui è genero, avendone sposato la figlia Maria Domenica”. Moraca era considerato l’ultimo boss dei Mallardo ancora in libertà, dopo l’arresto dell’altro pezzo da novanta del clan, Michele di Nardo, arrestato a Palinuro a fine agosto scorso. Il boss non è trasportabile, pare stia molto male.

Giugliano. Moraca ripuliva i soldi del clan
GIUGLIANO. Mauro Moraca, ultimo reggente del clan Mallardo a finire in manette (latitante dal novembre del 20113) ha 33 anni e un curriculum di tutto rispetto. Il suo ruolo all'interno del sodalizio criminale, era quello di ripulire i capitali del clan, togliendogli quell’aura di illegalità. Dagli atti relativi all’operazione ‘Rione San Nicola’ se ne ricava un profilo preciso. Il suo nome infatti compariva nel registro degli indagati nell’inchiesta eseguita dal Gico di Napoli su disposizione della Dda di Napoli che, lo scorso maggio, portò al sequestro di beni per un valore di 17 milioni di euro. Nell’ordinanza di legge come “Moraca Mauro è risultato essere, quantomeno dalla seconda metà della prima decade di questo secolo a tutt’oggi, un organico componente delgruppo di stampo camorristico denominato clan Mallardo con le seguenti funzioni, tutte realizzate alle dirette dipendenze e sotto l’immediata vigilanza del sodale di rango inferiore a Feliciano, di cui è genero, avendone sposato la figlia Maria Domenica”. Moraca sarebbe stato alle dirette dipendenze di Feliciano Mallardo nell’impiego dei proventi illeciti nella economica lecita, e nel settore immobiliare “quale socio accomandante della MA.CA. di Mallardo Carlo Antonio, figlio del Mallardo Feliciano, socio della srl Dream House”. Inoltre, stando sempre ai rilievi investigativi emersi si sarebbe occupato dei cospicui proventi derivanti dalle attività criminali poste in essere dai coaffiliati. Inoltre, insieme a Michele Mallardo, avrebbe avuto il compito di organizzare ed eseguire delle condotte di matrice estorsiva poste in essere dal clan Mallardo nei confronti dei soggetti produttivi operanti sul territorio giuglianese. Da tale descrizione emerge dunque un ruolo di primo piano di Moraca che, nonostante la giovane età, è un elemento ben addentrato nelle logiche del clan e nelle attività di matrice propriamente estorsiva del gruppo. 


Nessun commento:

Posta un commento