sabato 3 dicembre 2011

Preso il reggente del clan D’Agostino-Bottone

SANT'ANTIMO. Antonio D’Agostino di 39 anni, è ritenuto l’attuale reggente del clan D’Agostino-Bottone e, sino a la notte scorsa, era latitante da 8 mesi. A catturarlo, in un’abitazione a Sant'Antimo, sono stati gli agenti del Commissariato di polizia di Frattamaggiore. L’uomo si era reso irreperibile dal 25 marzo 2011, quando nei suoi confronti era stata emessa, dal Gip del Tribunale di Napoli un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, perché indagato per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso. Gli agenti, nel corso dell’operazione di polizia, dopo aver circondato l’edificio dove l’uomo aveva trovato rifugio, hanno fatto irruzione in un appartamento ubicato al piano rialzato, sorprendendolo mentre tentava di guadagnare la fuga nel vano scale, al fine di raggiungere il piano superiore. Alla vista dei poliziotti, l’uomo ha desistito nel suo intento rientrando nell’appartamento.
Nel corso della perquisizione, all’interno dell’appartamento, arredato solo da un letto, un tavolo con una sedia ed un televisore, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato, una borsa in stoffa, contenente hashish utile al confezionamento di 90 dosi, il tutto occultato nell’intercapedine di una parete di una stanza in costruzione mentre, nel vano scale, ove l’uomo aveva tentato la fuga, nascosta tra alcune suppellettili, è stata rinvenuta una pistola beretta cal.9x21 completa di caricatore con 15 cartucce. I poliziotti hanno arrestato D'Agostino anche per i reati di detenzione abusiva di arma comune da sparo, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, denunciandolo in stato di libertà per i reati di detenzione abusiva di munizionamento comune da sparo e parabellum, ricettazione dell’arma e del relativo munizionamento.
Il proprietario dell’appartamento, S.V., è stato denunciato, in stato di libertà, perché responsabile del reato di favoreggiamento personale. Gli agenti hanno condotto l’uomo al Centro Penitenziario di Secondigliano.

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