domenica 18 settembre 2011

Continuano gli arresti nei confronti di affiliati della camorra

Casalesi: preso Gaetano Cerci ritenuto affiliato al clan
CASERTA. Un noto esponente del clan dei Casalesi, Gaetano Cerci, - pregiudicato per associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico illecito di rifiuti, falsi e ricettazione - e' stato arrestato nella notte dalla squadra mobile di Caserta. In manette e' anche finito un carabiniere che - secondo quanto emerso dalle indagini - abitualmente faceva da autista al pregiudicato. Il militare e' ritenuto responsabile della rivelazione di notizie coperte da segreto d'ufficio. Arrestato anche un altro pregiudicato del Napoletano che si era rivolto al militare per ottenere informazioni riservate. Il carabiniere, inoltre, e' stato arrestato anche per detenzione e cessione di numerose dosi di sostanze stupefacenti che, sequestrate durante i turni di pattugliamento, consegnava ad una donna, tossicodipendente, anch'essa sottoposta a misura cautelare, con la quale intratteneva una relazione sentimentale. Gli arresti sono avvenuti a conclusione di indagini coordinate dalla Procura Distrettuale di Napoli e in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale partenopeo. Il militare dell'Arma arrestato nel corso dell’operazione era gia' sospeso dal servizio. L'uomo aveva frequentazioni con affiliati del clan dei casalesi. Il carabiniere ha prestato servizio a Napoli, era stato trasferito ed infine sospeso.

Boss dei Polverino preso durante la partita
QUARTO. Il blitz è scattato ieri sera durante la partita del Napoli. Il latitante è stato catturato in una villetta di campagna a Quarto mentre seduto in poltrona stava guardando in tv l'incontro di calcio Napoli-Manchester United insieme a un complice che ne favoriva la latitanza. I carabinieri del Reparto Operativo, Nucleo Investigativo di Napoli, hanno catturato il latitante Salvatore Liccardi, 37 anni, ritenuto affiliato di spicco del clan camorristico dei Polverino attivo nell'Hinterland Nord del capoluogo campano. All'uomo, che era riuscito a sfuggire al blitz dei carabinieri che nel maggio scorso portò all'arresto di 39 affiliati e prestanome del clan e al sequestro epocale di beni per oltre un miliardo di euro, i carabinieri hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Dda di Napoli con le accuse di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsioni, usura, traffico e spaccio di stupefacenti, riciclaggio e reinvestimento di beni di provenienza illecita e altro.       


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