domenica 25 settembre 2011

Camorra

Camorra, scacco al clan Stolder

NAPOLI - Imponevano tangenti un po' a tutti. Nella “pressa” racket dei picciotti del boss Raffaele Stolder anche l'ex centrocampista del Napoli Gianni Improta, proprietario dela scuola calcio Virgiolio, a Posillipo. Il particolare è contenuto nell'ordinanza di custodia cautelare, emessa dl gip Isabella Iaselli su richiesta dei pm antimafia Sergio Amato e Roberta Simeone, notificata all'alba di oggi dagli uomini del centro Dia (direzione investigativa antimafia) di Napoli.

Riciclaggio danaro sporco a San Marino. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi c'è anche il boss in persona, Raffaele Stolder, imparentato con la famiglia Giuliano (la sorella Amalia, morta a marzo di quest'anno, era sposata con il boss Carmine Giuliano, anch'egli morto, fratello di "re" di Forcella, Luigi) e già detenuto per altri reati. Dalle indagini è emerso che il capoclan, tornato in libertà nel 2008 dopo aver trascorso 16 anni in carcere, aveva immediatamente ripreso il controllo del territorio di Forcella, imponendo tangenti ai commercianti e commissionando furti e rapine, soprattutto con la tecnica del buco. Il denaro così ricavato veniva riciclato da “una sofisticata rete di riciclatori attiva nel centro e nord d'Italia, che utilizzava colletti bianchi nella Repubblica di San Marino a San Marino con la complicità di professionisti”. Secondo quanto riferiscono gli investigatori, “attraverso il canale degli Stolder venivano riciclati anche i proventi della camorra dei Casalesi di Giuseppe Setola e della famiglia mafiosa dei Fidanzati, da tempo stanziati a Milano”.

L'estorsione all'ex centrocampista del Napoli. Da un'intercettazione ambientale emerge che il boss è seccato dal fatto che i proprietari non paghino la somma richiesta asserendo di essere in difficoltà economiche, mentre a suo giudizio hanno molti soldi, dal momento che, anni fa, proprio lui portò al centro sportivo i giocatori del Napoli Maradona e Carnevale e, grazie a questa trovata pubblicitaria, molti ragazzi si iscrissero alla scuola di calcio. «A 'sto cornuto - dice in particolare Raffaele Stolder - lì sopra sai a chi ci portai? A Maradona, con l'amicizia di Palummella (ex capo della tifoseria azzurra, ndr). Quello stava bene, stava bene anche con quell'inguacchiato di mio cognato (il boss Carmine Giuliano, ndr), stava proprio bene... Con Carnevale li portai lì sopra perchè all'inaugurazione del coso... uscì su tutti i giornali quel cesso... dopo un poco aveva un sacco di abbonati... tutti i ragazzi che andavano lì ad iscriversi». Dall'intercettazione emerge anche che gli uomini di Stolder minacciarono Salvatore Improta, fratello di Gianni: «Io gli ho detto: tu diglielo per imbasciata tua che siamo venuti qua... Ce la prendiamo con tutti, quanti gli ho detto, se tra una settimana non porti i soldi». La circostanza è stata smentita agli investigatori dai gestori del centro «sebbene - è scritto nell'ordinanza - sia rimasta confermata la descrizione degli uffici come risultante dalla ambientale».
Camorra, estosione al cantiere: arrestati emissari di clan di Secondigliano

NAPOLI - Nell’aprile del 2010 si erano presentati come emissari di un noto clan di Secondigliano (Licciardi) presso un cantiere edile chiedendo la somma di 500,00 euro per il proseguimento dei lavori di ristrutturazione. Alla richiesta estorsiva, avvenuta il 21 aprile, Iourano Esselen, di 47 anni, venne immediatamente arrestato dagli agenti della squadra mobile mentre il complice Giuseppe Pellegrino, di 29 anni, fu rintracciato il giorno dopo essendo riuscendo a fuggire a bordo di un’auto.

In relazione all’episodio intimidatorio, ieri pomeriggio gli agenti della squadra mobile hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda. Pellegrino è stato rintracciato dai poliziotti nei pressi della propria abitazione mentre ad Esselen il provvedimento è stato notificato in carcere dove è detenuto dal 21 aprile 2010. Entrambi dovranno rispondere di associazione per delinquere di tipo mafioso, ritenuti vicini al clan Licciardi di Secondigliano. Pellegrino, registra precedenti per associazione di tipo mafioso e rapina mentre Esselen ha precedenti per associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, rapina ed armi.



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