sabato 5 marzo 2011

Napoli, via le multe in cambio di voti: sotto inchiesta dieci vigili urbani

NAPOLI - Ci sono dieci nomi nell’informativa su ipotesi di voto di scambio in vista delle prossime amministrative a Napoli. Dieci denunciati, tutti appartenenti al corpo di polizia municipale. 
Ci sono agenti, qualche ufficiale, qualcun altro che svolge anche mansioni sindacali. Dieci nomi, inchiesta condotta dai vertici del comando di polizia municipale agli ordini del generale Luigi Sementa, che punta a fare pulizia nei suoi ranghi. Inchiesta interna, che punta a circoscrivere la responsabilità di un gruppetto di agenti corrotti, che avrebbero messo in piedi una vera e propria macchina di consenso elettorale.

Ipotesi da brividi, emersa nel corso di alcune indagini a campione: voti in cambio di verbali compiacenti. O meglio: c’era chi prometteva di non elevare multe in cambio di un assortito pacchetto di voti. Accordi sotto banco, in attesa delle prossime elezioni per la corsa a sindaco e a un posto di consigliere comunale. Omissioni da parte di agenti cavallucci per tirare la volata a un candidato di riferimento. Accordi definiti tra agenti corrotti e commercianti che, dal canto loro, si prodigavano per raccogliere voti per un candidato pronto a spiccare il salto verso la principale assemblea rappresentativa del capoluogo napoletano. 

Grandi manovre, si parla di elenchi belli e confezionati: 250 nomi pronti, 250 voti su cui fare affidamento. In cambio di denunce zero, nessun controllo da un punto di vista amministrativo. Poi, all’improvviso, il meccanismo si inceppa. Decisiva l’attenzione della parte sana (e maggioritaria) del comando di via de Giaxa, che nel corso di un controllo si è trovata di fronte una situazione paradossale: c’erano alcuni agenti che stavano facendo una multa, quando qualcuno si è lasciato scappare una frase abbastanza ambigua: perché questa volta mi fate il verbale? Cosa è successo questa volta? 

Ed è così che è venuto fuori uno schema destinato a finire al centro di una indagine di natura giudiziaria. Grandi manovre, dunque, c’è una strategia per portare acqua al mulino di qualcuno. 

E c’è un metodo che punta a costruire ponti d’oro con la categoria maggiormente sofferente in tempi di crisi: il piccolo commercio, gli esercizi commerciali in difficoltà, pronti a flirtare con richieste di soccorso elettorale. Inevitabili una serie di domande: quanti elenchi sono stati preparati sotto traccia? Da quanti mesi si muovono gli agenti cavallucci? 

Chi è il grande candidato per la corsa a Palazzo San Giacomo. Scenario complesso, ci sono denunce, esposti, elementi raccolti in questi mesi dagli uomini di pg della polizia municipale. Tanti indizi, una conferma: a pochi mesi dalle urne, c’è chi ci prova affilando le armi non sempre consentite.
l.d.g.

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