sabato 19 marzo 2011

Napoli, niente multe in cambio di voti. Indagati quattro vigili urbani

NAPOLI - Soldi, commerci paralleli, traffici abusivi. Poi blitz a tavolino, relazioni compiacenti, finanche verbali insabbiati. Un potere clientelare fatto di abusi e possibili scambi di favori. 
Mesi di accertamenti, la svolta è di questi giorni con la notifica di quattro avvisi di proroga delle indagini a carico di agenti di polizia municipale per anni in servizio a Poggioreale. Riflettori puntati sul mercatino di Caramanico, la realtà commerciale più grande e dinamica della città, quanto a volume d’affari e numero di bancarelle. Inchiesta in corso, c’è un’ipotesi che spinge i pm a prorogare gli accertamenti.

Si parla di corruzione, di ipotesi di scambi di favore, di accordi tra controllori e controllati. Inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Fasto Zuccarelli, fascicolo affidato al pm Valentina Sincero. Operazione bonifica interna messa in moto mesi fa dai vertici della polizia municipale. A condurre accertamenti sui quattro agenti, il nucleo di pg del comandante Luigi Sementa. Sequestri, interrogatori, attività investigative. 

In pochi mesi, sono i vertici di via de Giaxa a smantellare un’unità operativa a Poggioreale, con trasferimenti mirati, rimozioni immediate, sospensioni. Poi, in questi giorni, è toccato ancora agli uomini della polizia municipale notificare per conto della Procura quattro avvisi di proroga delle indagini.

Un atto di garanzia a tutti gli effetti, a carico di U.C., D.D., P.P., A.M. I quattro ora avranno modo di difendersi nel corso del prosieguo degli accertamenti, rispondendo su piani investigativi differenti. 
Diverse le tessere nelle mani degli inquirenti. Si parte dai voti, dagli elenchi di nomi messi a disposizione di uno dei quattro agenti indagati in vista delle prossime elezioni amministrative.

Grandi manovre, a giudicare da quanto raccolto finora, con un solo obiettivo: ottenere un posto di consigliere comunale al prossimo appuntamento elettorale. Vigili «cavallucci» per portare acqua al mulino di un candidato di batteria. Chi è il favorito? Anche su questo punto le idee sono abbastanza chiare, alla luce degli elementi raccolti finora. Funzionava più o meno in questo modo: prima il blitz in un negozio dove venivano riscontrate una serie di irregolarità amministrative, poi la simulazione di un verbale.

Terzo step, l’accordo. Niente multa in cambio di un’organizzazione dal basso. Cosa chiedono in cambio? Soldi? Merce? Negli ultimi mesi hanno cominciato a chiedere garanzie per le prossime elezioni. Un numero di nomi affidabili, gente chiamata ad esprimere una preferenza bloccata a metà maggio, quando si tratterà di chiudere la partita delle prossime amministrative.

Non solo voti, non solo competizione elettorale. C’è dell’altro. C’è la gestione del mercatino di Caramanico: 570 esercizi commerciali autorizzati, licenze e permessi al vaglio degli inquirenti, ma anche abusi piccoli e grandi finora riscontrati. Qualche esempio.

C’è chi in questi anni ha chiuso gli occhi e ha continuato a farlo almeno fino a quando non è scattata l’inchiesta interna. Si prova a tirare le somme: ci sono negozianti che da dieci anni non pagano il canone per la propria permanenza in quel di Caramanico. Trecentomila euro di danni, stando a stime neanche tanto approssimative fatte dagli inquirenti. Poi c’è il filone dei falsi, le griffe posticce, altra piaga per anni consentita ma via via debellata grazie ai blitz degli ultimi mesi.

Una filiera da ricostruire: dall’approvvigionamento della merce falsa, allo smercio attraverso negozi «tollerati» da chi avrebbero dovuto abbattere il mercato del falso. 

Indagini in corso, che ora attendono risposte dagli accertamenti, anche in attesa della versione difensiva raccontata dalle parti. Un avviso di proroga delle indagini - va chiarito - solo un momento di accertamento di un’ipotesi investigativa, non una prova a carico degli indagati. Inchiesta sul recinto di Poggioreale, dunque, motore economico per qualcuno, ma anche bacino di clientele e sponsorizzazioni politiche per le prossime amministrative.

di Leandro Del Gaudio
http://www.ilmattino.it

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