mercoledì 2 giugno 2010

Bertolaso: «L'emergenza rifiuti non è risolta»

«L’emergenza non è risolta». Parola di Bertolaso. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ammette che la “questione rifiuti in Campania non è ancora chiusa” e che, tra non molto, la regione potrebbe ripiombare nella stessa situazione di due anni fa.
Appena sei mesi fa lo stesso Bertolaso, insieme al premier Berlusconi, annunciavano la “chiusura dell’emergenza”, ma oggi si ammette che “effettivamente, la crisi rifiuti non è risolta del tutto”. Secondo il capo della protezione civile «basterebbe un intoppo, anche minimo, per far inceppare quella delicata e complessa macchina che è il ciclo dei rifiuti». Bertolaso sceglie questa linea per rispondere alle critiche dell’eurodeputata olandese Judith Merkeis che, nei giorni scorsi, aveva criticato l’apertura della discarica di Terzigno nel Parco Nazionale del Vesuvio. «La Merkeis – dice Bertolaso – evidentemente non conosce bene la realtà campana e arriva con pregiudizi che ci si può permettere venendo da altri Paesi europei che non conoscono e che non hanno sofferto qui i napoletani e i campani». La discarica di Terzigno, sarebbe quindi “necessaria per scongiurare il ritorno dell’emergenza”. «Ma – prosegue il capo della Protezione civile – in Campania serve un piano serio di raccolta differenziata. Quello che abbiamo fatto, ha solo aperto la strada. Questa regione – conclude – ha ancora molto cammino da fare».
E su questa vicenda si scatenano subito le polemiche degli ambientalisti e di esponenti del centro sinistra, che accusano Bertolaso e il Governo di “aver strumentalizzato l’emergenza rifiuti per fini elettorali”, di utilizzare lo scudo dell’emergenza a seconda delle necessità e degli interessi, “proprio come hanno fatto i precedenti governi locali e centrali”. Intanto la chiusura della seconda linea dell’inceneritore di Acerra rischia di creare ulteriori tensioni nel beneventano. L’amministrazione sannita, infatti, protesta per l’ipotesi di raddoppiare i rifiuti provenienti da fuori provincia e diretti alla discarica di Sant’Arcangelo Trimonte. La legge impone che ogni provincia debba essere autonoma nella gestione dei rifiuti. Sarebbe proprio la mancanza di “autonomia provinciale” a far piombare l’incubo di un ritorno all’emergenza.

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