giovedì 30 luglio 2009

Bertolaso: "chiederò lo scioglimento di 11 comuni inadempienti sui rifiuti".

Sette sono in provincia di Caserta e quattro in provincia di Napoli. Afragola e Giugliano nella lista degli undici.


La struttura del sottosegretario Guido Bertolaso chiederà al ministro Roberto Maroni lo scioglimento di 11 comuni campani «gravemente inadempienti» per la raccolta e la gestione dei rifiuti. Lo ha annunciato lo stesso sottosegretario nel corso di un’audizione in Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. «Si tratta di comuni - ha spiegato Bertolaso - che non raccolgono la spazzatura, non fanno la raccolta differenziata e, dunque non fanno quello che dovrebbero fare così come previsto dalla legge». Lo scioglimento, ha sottolineato ancora, verrà chiesto al ministro sulla base del decreto legge per l’emergenza rifiuti che stabilisce, appunto, la possibilità di sciogliere i comuni che non rispettano le indicazioni contenute nella norma.


LA «LISTA NERA» - Secondo quanto si apprende, i comuni di cui verrà chiesto lo scioglimento sono Giugliano, Afragola, Qualiano e Nola in provincia di Napoli, Castel Volturno, San Marcellino, Aversa, Trentola Ducenta, Maddaloni, Casal di Principe e Casaluce in provincia di Caserta, Ai cronisti che gli chiedevano se gli altri 540 comuni campani rispettano le norme previste nel decreto legge Bertolaso ha risposto così: «Sono meno birichini di questi 11».

EMERGENZA FINITA - L'emergenza rifiuti in Campania, almeno per quel che riguarda i compiti affidati al commissario straordinario «è finita», aggiunge il sottosegretario. «Per quanto riguarda almeno le mie competenze e responsabilità l'emergenza rifiuti in Campania è finita. Abbiamo fatto più di quanto potevamo immaginare anche perché il mio incarico non era quello di risolvere problemi strutturali nella regione come ad esempio, quelli legati alle infrastrutture o alla presenza della criminalità organizzata. Mio compito è stato quello di trovare discariche per lo stoccaggio, avviare la raccolta differenziata, e strutture come il termovalorizzatore di Acerra, porre le premesse per la costruzione di altri impianti. E su questo oggi siamo molto avanti».


TROPPO PERSONALE - Tra i problemi aperti Bertolaso intravede quello dell'eccessivo numero degli organici nei consorzi e nelle aziende che gravitano intorno al mondo della raccolta dei rifiuti. «Si tratta di un personale largamente superiore a ciò che serve - conclude Bertolaso - e spetterà a quegli enti locali che hanno assunto queste persone fare in modo che gente, che comunque ha maturato una certa esperienza, abbia un futuro». Nel corso dell'audizione lo stesso Bertolaso ha detto di voler lasciare «in eredità alle autorità locali campane uno smaltimento pari a 4 milioni e mezzo di tonnellate di volumetria di spazzatura all'anno» e, visto che in Campania si calcola una produzione di 2,2 tonnellate di spazzatura, «una autosufficienza di almeno due anni».

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