martedì 7 luglio 2009

AVVOCATI PER SCELTA…. DEGLI ALTRI

Come si ottiene l´abilitazione di avvocato? Con i soldi per andare in Spagna o ricorre al Tar; con il nome e le conoscenze per essere aiutati; con molta fortuna. La competenza? Un optional. La via spagnola è una via semplice ed efficace per essere avvocato senza sostenere alcun esame di abilitazione. Basta sostenere gli oneri di trasferta e permanenza. Si diventa avvocato in Spagna e, quindi, avvocato in Italia. Per diventare avvocato in Spagna senza esame di abilitazione è stato possibile fino al 2011: a partire da questa data, anche in Spagna vi è l´esame di abilitazione. Superare l´esame di abilitazione: truccato, truccabile, comunque palesemente irregolare. Come ogni anno, ai primi di dicembre, migliaia di aspiranti avvocati si presentano all'esame scritto, che si tiene presso tutte le Corti d'Appello d'Italia. Le Commissioni d'esame sono composte da Magistrati, Professori Universitari e Avvocati. Con la riforma del 2003 sono stati esclusi dalle commissioni d´esame i Consiglieri dell'Ordine degli Avvocati, competenti per territorio, minando, di fatto, il loro prestigio. Le commissioni locali faranno gli orali e vigileranno sullo scritto, mentre gli elaborati saranno corretti da altre commissioni estratti a sorte. Tutto ciò, danneggia ulteriormente la credibilità di una classe che già gode di poca fiducia da parte dei cittadini tutti. Ma non è tutto: nei concorsi si vedono pareri legali dettati ai candidati dagli stessi commissari o dai genitori sui palmari. Pareri resi su tracce già conosciute perché pubblicate su internet o perché le buste sono aperte ore dopo rispetto ad altre sedi, dando il tempo ai candidati di farsi passare il parere sui cellulari. Pareri di 5 o 6 pagine non letti e corretti, ma falsamente dichiarati tali in soli 3 minuti, nonostante vi fosse l´onere dell´apertura di 2 buste, della lettura, della correzione, del giudizio, della motivazione e della verbalizzazione. Il tutto fatto da commissioni illegittime, perché mancanti dei componenti necessari, o reso con giudizi nulli, perché mancanti di glosse, correzioni e motivazioni. I TAR sono inondati da contestazioni di valutazione, soprattutto quando l´interessato ha allegato al suo ricorso copie di elaborati di altri candidati di eguale valore e dichiarati idonei rispetto ai propri elaborati, o quando il giudice amministrativo prende atto che le valutazioni delle commissioni esaminatrici sono irragionevoli e/o infarcite di errori di fatto in quanto fondate su presupposti palesemente erronei. Il tutto giudicato da commissioni che limitano l´accesso e da commissari abilitati alla professione con lo stesso sistema truccato. Non è da trascurare il velato impedimento al ricorso al Tar rispetto alla successiva sessione annuale, nel ritardare la correzione, resa in estate, o la consegna delle copie dei compiti, consegnati molti giorni dopo la richiesta. Superare l´esame, pur essendo stati dichiarati non idonei, è possibile, basta avere un padre avvocato o tanto denaro da sostenere il ricorso al Tar e foraggiare gli avvocati, che, anziché cambiare le cose, sfruttano la situazione. «Da più parti si presentano pseude riforme – spiega il Dottor Antonio Giangrande, Presidente dell’associazione contro tutte le mafie – di accesso alla professione. Limitazione degli accessi o della ripresentazione agli esami. I proponenti spiegano: troppi avvocati. Nel "libero mercato" vogliono rimanere da soli, loro e i loro figli ».

di Elisa Landolfi

www.bigol.net

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