domenica 19 luglio 2009

Balneabilità Campania, Capobianco: situazione grave

Napoli, 17 lug (Velino/Il Velino Campania) - Da tre giorni Luciano Capobianco non è più il direttore generale dell’Arpac, a lui è subentrato il prof. Gennaro Volpicelli. Dopo 5 anni lascia la guida dell’agenzia regionale per l’ambiente, gli ultimi segnati dalle polemiche sulla balneabilità di alcuni tratti di costa della provincia di Napoli. “È stata una psicosi perché rispetto a prima non è cambiato nulla” dice al Velino. Ci spiega bene dottor Capobianco? La psicosi è nata a seguito della chiusura per due giorni dell’impianto di depurazione di Cuma. Beh direi che non è poco? Non dico che è poco ma in termini di balneabilità delle acque, non è cambiato nulla. Non ci dimentichiamo che l’acqua non era balneabile prima e non lo è adesso. È innegabile però che la situazione si sia aggravata Certo, con due giorni di sversamento in mare di reflui non trattati è ovvio. Ma è ancor più grave un aspetto che voi giornalisti non mettete in evidenza. Sarebbe? Che per cinque mesi, dico cinque mesi, l’impianto di foce reggi lagni ha sversato i reflui a mare senza nessun trattamento causa la rottura del Coclee (un sistema di sollevamento delle acque per raggiungere l’impianto di depurazione ndr). Questo è un atto a dir poco delinquenziale. Da chi dipende? Dalla Hidrogest società che lavora per conto della Regione Campania. (segue)
Veniamo alle vostre analisi delle acque.. Abbiamo fatto analisi anche sulla sabbia, in alcuni punti del litorale domitio. Gli ultimi prelievi risalgono al 6 e 7 luglio. L’acqua non era balneabile prima non lo è adesso Il punto peggiore? Da S.Giovanni a Teduccio fino a Castellammare di Stabia Il migliore? Il Cilento e la costiera sorrentina Cosa ha detto al Prof. Volpicelli? Anzitutto gli ho fatto gli auguri di buon lavoro E poi? Di lavorare sodo come ho fatto io, il comparto ambiente in Campania è delicatissimo e lo si vede..
Balneabilità acque campane, ecco la mappa.
Dopo le analisi compiute dai tecnici dell'Arpac, l'Agenzia regionale per l'ambiente, è stata aggiornata la mappa dei punti balneabili e non balneabili sul litorale che va da Giugliano a Monte di Procida. Non balneabile tutto il litorale domitio che ricade tra i comuni di Giugliano e Pozzuoli. Mentre invece a Bacoli ci sono diverse distinzioni da fare E' balneabile il punto sito alla Strada provinciale romana, il Lido della Polizia di Stato è l'unico accesso sicuro alle acque sul fronte domitizio. E' balneabile poi tutta l'area che si estende dal confine con Monte di Procida fino al confine con Pozzuoli e quindi siamo nella parte che si affaccia sul golfo del litorale flegreo. Pozzuoli è balneabile per buona parte, fino al porto, risultano invece interdetti gli accessi alle acque dall'ex Macello, al rione Terra e a Via Napoli all'altezza delle Terme La Salute dove c'è una spiaggia libera. Stando dunque a quanto rilevato dagli esperti, non sono balneabili ancora i seguenti punti: Nel territorio di Giugliano in Campania: Tra lidi Sabbia d'Argento e Varca D'Oro Tra lido Guardia Finanza e Smeraldo Tra lido Le Ancore e Nato beach Tra Lido Blu e Lido PP.TT Nel territorio di Pozzuoli: Lido Le Aquile, Lido Licola Tra Lido Circe e Mon Soleil Tra Lido Sorriso e Lido Capri A Licola 500 metri sud del promontorio di Cuma Nel territorio di Bacoli: Spiaggia Romana – Lido Fusaro Spiaggia Romana – Col. Vescovile

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