giovedì 1 settembre 2016

Camorra. L'agguato a Vittorio Vastarella studiato dai nemici in vacanza: la pista è quella degli Esposito-Genidoni

NAPOLI. La tregua estiva negli ambienti di malavita è finita anche alla Sanità, dove ieri mattina due sicari hanno sparato contro Vittorio Vastarella. Il fratello del ras è in fin di vita C’è mancato poco che gli assassini ci riuscissero perché l’unico colpo a segno ha reciso l’arteria femorale e i medici del Pellegrini hanno dichiarato il paziente clinicamente morto. Le piste battute sono due: la ripresa della faida con i Genidoni-Esposito-Spina o un affare di droga per il quale c’era un conto in sospeso con qualche ras, dello stesso rione o addirittura di un’altra zona. L’allarme in via San Vincenzo è scattato alle 12 e 30. Vittorio Vastarella, che abitava nei dintorni, stava camminando quando sono entrati in azione i sicari, due in sella a una motocicletta. 

È partito il primo proiettile e il 43enne ha capito subito che aveva una sola possibilità di salvezza: infilarsi nel cortile del palazzo al civico 37, a due passi da lui. Così ha fatto, ma è stato inseguito e contro di lui sono stati esplosi altri cinque colpi di pistola calibro 9x21. Uno solo l’ha centrato alla gamba destra, che rischia di essergli fatale perché ha reciso l’arteria femorale. Proprio il troppo sangue perduto è alla base del coma in cui è precipitato il fratello di Giuseppe (ucciso il 22 aprile scorso alle Fontanelle) nonché figlio di Raffaele detto “Auciello” (detenuto) e nipote del ras Patrizio. A trasportare il ferito all’ospedale dei Pellegrini è stato un automobilista di passaggio, che l’ha caricato in macchina dopo i primi soccorsi di alcuni passanti. Le indagini sono condotte dai poliziotti della squadra mobile della questura e dai colleghi del commissariato San Carlo Arena. Investigatori esperti, che ben conoscono il territorio e hanno imboccato con decisione due piste, escludendo subito l’ipotesi di un’epurazione interna al clan. 

IL PROFILO CRIMINALE 

Ha terminato tre mesi fa gli arresti domiciliari per l’unico reato commesso in 43 anni, la droga. Ma Vittorio Vastarella è un simbolo in quanto appartiene alla famiglia ritenuta al momento la più potente negli ambienti di mala della Sanità. Un clan entrato in rotta di collisione con i Genidoni-Esposito- Spina, appoggiati dai Mallo di Miano, più per vicende di camorra di quartiere e mancato “rispetto” che per i traffici di droga, il business principale in zona. Ecco perché la pista più battuta, da un punto di vista logico non potrebbe essere altrimenti, conduce alla ripresa della guerra. Vincenzo Vastarello è il fratello di Giuseppe, ucciso il 22 aprile scorso nel circoletto alle Fontanelle in cui perse la vita anche il cognato Salvatore Vigna e furono feriti in maniera lieve altri tre appartenenti al gruppo. Quella sera però, sono sicuri gli investigatori, il 43enne ferito gravemente non c’era nei locali assaliti dai sicari del clan nemico. Né lui fino a ieri mattina era salito alla ribalta della cronaca, se non in occasione dell’arresto per droga. 
Molto più conosciuti dalle forze dell’ordine sono il padre, Raffaele detto “Auciello”, e lo zio Patrizio, libero da tempo e considerato il personaggio di maggiore spessore della famiglia. In particolare, il primo fu arrestato due anni e mezzo fa dai poliziotti del commissariato San Carlo nel corso di quelle che, alla luce degli eventi successivi, può essere definita la prima “stesa” a Napoli. Infatti gli investigatori si appostarono, in borghese naturalmente e con auto-civetta, nella zona delle Fontanelle, dove i Vastarella avevano stabilito il loro quartier generale. Così un gruppo di motociclisti in assetto da guerra fu fermato e il controllo permise di trovare e sequestrare una pistola addosso al ras 60enne. Tutti furono arrestati, ma solo lui restò dietro le sbarre. Il clan Vastarella è stato protagonista di varie guerre di camorra. Negli anni ottanta e novanta con i Misso, che a un certo punto ebbero la meglio e costrinsero gli attuali ras ad andare via dalla Sanità insieme con i Tolomelli. 

fonte: IL ROMA

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