venerdì 20 maggio 2016

Blitz a Melito contro gli Scissionisti. La risposta deI Carabinieri alla 'stesa' della camorra


MELITO. Erano a bordo di una Lancia Ypsilon grigia, armati e pronti a sparare, i tre ritenuti vicini agli scissionisti tratti in arresto ieri pomeriggio in via Cicerone a Melito. Sono Lanzetti Fabio, 32 anni, Marino Leopoldo, 33enne e Iacopo Raffaele, 22 Anni, tutti di Scampia; gli uomini della Compagnia di Giugliano li hanno trovati in possesso di una semiautomatica calibro 9 con matricola abrasa e modificata per l'applicazione di un silenziatore. L'arresto dei tre uomini ritenuti legati al clan Notturno-­Abete-­Abbinante è arrivato al termine di una giornata contraddistinta da un insolito, quanto vistoso, movimento lungo le strade del popoloso comune a nord di Napoli. Almeno quattro moto di grossa cilindrata con a bordo uomini con armi ben in vista hanno più volte sfilato tra la piazza centrale e i rioni popolari melitesi: un'ostentazione di forza che probabilmente non è sfuggita agli uomini delle forze dell'ordine che, nel pomeriggio, hanno deciso di frenare l'improvvisa escalation. E forse non è un caso che gli uomini, guidati dal Capitano Antonio De Lise, prima di dirigersi sul luogo della segnalazione in via Cicerone, abbiano anch'essi sfilato per alcune strade della città a sirene spiegate: una dimostrazione della presenza dello Stato in risposta al corteo messo in scena in mattinata. 

La massiccia presenza di uomini di Scampia e Secondigliano a Melito sarebbe la conseguenza dell'agguato messo a segno sull'asse mediano, all'altezza di Afragola, ai danni di Pietro Caiazza, raggiunto da dieci colpi d'arma da fuoco e ricoverato all'ospedale Cardarelli. Un'ipotesi potrebbe essere proprio l'organizzazione di una risposta a quanto avvenuto la notte precedente.

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