martedì 13 gennaio 2015

Liberi i figli del boss, Saviano: «Come li avrà accolti Napoli?»


Scrive su Facebook lo scrittore Roberto Saviano. E lo fa all'indomani della scarcerazione dei fratelli Di Lauro, Ciro e Vincenzo, figli di Paolo Di Lauro, soprannominato «Ciruzzo 'o milionario». I due pregiudicati, sono stati liberati tra Natale e i primi giorni del nuovo anno, dopo aver scontato la loro pena per associazione per delinquere di stampo mafioso e sono tornati in libertà.


Ecco cosa scrive Saviano: «Mi domando come Napoli li avrà accolti. Qualcuno avrà tappezzato la città di manifesti come quelli che circolavano quando andò in onda Gomorra La Serie?

A Scampia ci saranno state riunioni e manifesti come quelli che furono fatti contro di me? Qualcuno avrà scritto "SCAMPIAmoci dai Di Lauro"? Si tratta di uomini che hanno partecipato attivamente alla struttura del clan, che hanno scontato la loro pena, una pena pesantissima. C'è stata qualche fiaccolata contro il loro potere?

Mi farebbe piacere se ci fossero testimonianze di questo tipo, testimonianze che la stampa non ha riportato.

Da anni subisco l'orrida accusa di diffamare Napoli, di aver fatto soldi diffamando Napoli. Ma guadagnare dal proprio lavoro non è un crimine. Spacciare, uccidere, arruolare ragazzi, condizionare la vita di interi quartieri, avvelenare l'esistenza della maggioranza delle persone - persone per bene - invece lo è. È un crimine.

Spero di essere smentito. Spero che presto mi arrivino fotografie di manifesti contro il clan Di Lauro, spero che mi arrivi voce che a Scampia ci si riunisce non solo per "scamparsi" da Saviano, ma anche per capire come affrontare l'emergenza, molto più grave, di un clan che si sta lentamente ricomponendo».

Pisani. «Saviano dice di sperare di esser smentito, io lo accontento e se una volta tanto accetta il mio invito ad un confronto pubblico e leale, smentisco io e spiego a Saviano anche altro». Lo afferma in una nota Angelo Pisani, presidente della municipalicità di Scampia. «Il Twitter e post dell'autore di Gomorra sono solo un grande spot ed opera di palese travisamento della realtà e di attacco gratuito e strumentale non alla camorra, ma a chi cerca ogni giorno e per strada di evidenziare anche il bene e le potenzialità di una area sfruttata sempre solo in negativo. Nessuno ha mai attaccato la denuncia vera di Saviano ma solo il "marketing" dannoso per chiedere uno sguardo a 360 gradi della realtà».

«Oggi non più solo Scampia, ma tutta la città di Napoli può ringraziare Saviano per essere diventata famosa nel mondo solo con la sua "etichetta di camorra e degrado sociale" che resterà indelebile...dimenticando tutto il resto» conclude Pisani.
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1 commento:

  1. Ricordo a Saviano che puo rinunziare alla scorta quando vuole!Ma credo che questo pensiero e londano anni luce dalla mente del Sig.Saviano......!

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